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Afghanistan, duemila miliardi di dollari in 20 anni: il bilancio della disfatta Usa, dall’invasione alla fuga

di Redazione Blitz |31 Agosto 2021 13:57

Afghanistan, duemila miliardi di dollari il conto di 20 anni di occupazione Usa (Ansa)

Afghanistan, duemila miliardi di dollari in 20 anni. Ora che anche l’ultimo soldato americano ha lasciato il Paese, è il momento del bilancio dei 20 anni di occupazione Usa in Afghanistan.

Afghanistan, duemila miliardi di dollari in 20 anni

Il bilancio di un fallimento è l’opinione diffusa. Se non per la cattura e l’uccisione di Osama Bin Laden, rivendicati dal presidente Biden nell’ora più buia del precipitoso abbandono. Ma dieci anni fa, dieci anni dopo l’attentato alle Twin Towers.

Dunque disfatta militare, geostrategica e finanziaria. Dall’invasione del 7 ottobre del 2001 a oggi, 2.313 i miliardi di dollari: cifra spaventosa, più di due trilioni di dollari, a fronte dei risultati raggiunti. 

Il conto al Dipartimento di Stato a Washington – segnala Marilisa Palumbo sul Corriere della Sera – si ferma sotto i mille miliardi di dollari (815 per l’esattezza, ultimo report del 2020). Si riferisce al finanziamento delle spese operative (armi, mezzi, munizioni, carburante, sostentamento truppe). 

Un conto che non comprende invece il peso degli interessi sui prestiti contratti per finanziare le operazioni. Così come l’assistenza ai reduci di guerra (il cui costo si estenderà nel tempo). Non comprende, soprattutto, il costo di quella che chiameremmo l’ambizione di esportare la democrazia, quella che in gergo si chiama “nation building“.

Cioè la costruzione delle infrastrutture materiali e istituzionali per trasformare il composito mosaico etnico afgano una nazione omogenea e strutturalmente in grado di funzionare in maniera democratica.

“Il rapporto dell’ispettore generale (Special Inspector General for Afghanistan Reconstruction, Sigar) spiega come tanti di questi soldi e progetti siano andati in fumo.

Scuole e ospedali vuoti, autostrade e dighe in rovina per l’incapacità del governo americano di affrontare la piaga della corruzione degli alleati afghani, da Hamid Karzai all’ultimo presidente Ashraf Ghani (che non a caso è scappato con un gigantesco malloppo appena Kabul è caduta)” (Corriere.it).

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