Afghanistan, Petreaus elogia gli italiani, “esempio di sacrificio e impegno”

David Petraues

I militari italiani impegnati in Afghanistan sono esempio di ”sacrificio e impegno”. Lo dice in un’intervista alla Stampa il generale David Petraeus, comandante delle forze internazionali in Afghanistan, auspicando il consolidamento dei successi ottenuti contro i taleban a Bala Mourghab e a Shindand, ”un meraviglioso lavoro”, e indicando a modello da imitare il Provincial Reconstruction Team (Prt) di Herat.

Sulla presenza italiana nel Paese, Petraeus spiega che ”quanti uomini mandare è una decisione che deve prendere ogni singolo Paese”, tuttavia ci sarebbe bisogno ”di più addestratori” e sottolinea che ”è stata avanzata la richiesta di ottenerne complessivamente 1400, 1500 in più, nel giro di un anno”.

Nessuna ipotesi invece di spostamento dei militari italiani in altre zone afghane: ”Potremo cambiare qualche geometria sul terreno, ma all’interno della stessa area di responsabilità”.

Parlando del voto di sabato scorso per la camera bassa del parlamento di Kabul, il generale afferma di essere stato colpito dalle forze afghane: ”La polizia, l’esercito, con l’Isaf a supporto, hanno fatto un lavoro notevole. Sono stati tutti coraggiosi di fronte alle azioni dei taleban che non sono stati in grado di rovinare le elezioni, sebbene si siano impegnati al massimo”.

Anche la la Commissione elettorale ”ha fatto un gran lavoro. Di sicuro migliore di quello fatto lo scorso anno, per le presidenziali”. Niente pronostici sulla scadenza della fine della missione: ”La cosa più importante sarà quella di poter fare un lavoro che porti a ridurre gradualmente la nostra presenza militare, con una transizione verso forze e ufficiali locali. Ma dobbiamo farlo in una maniera che sia sostenibile anche per loro, per i nostri partner afghani”.

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