Ahmadinejad in Libano: “Israele scomparirà”. La tv di Hezbollah loda la visita del presidente iraniano

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 - 17:36 OLTRE 6 MESI FA

Contro Israele il presidente iraniano non si tira mai indietro e dal Sud del Libano attacca ancora: ”Il mondo deve sapere che i sionisti sono destinati a scomparire…non hanno altra scelta che arrendersi e tornare nei loro Paesi di origine”, ha detto.

”Abbiate fiducia che la Palestina occupata sarà liberata, grazie alla forza e alla fede della resistenza”, ha detto ancora Ahmadinejad parlando a pochi chilometri dalla linea di demarcazione con Israele, a Bint Jbeil. ”Gli uomini di Dio stanno arrivando e l’ingiustizia finira”’, ha poi detto il presidente iraniano, parlando in farsi con traduzione simultanea in Arabo, nel corso di una manifestazione organizzata dal movimento sciita libanese Hezbollah, la cui tv al Manar ha trasmesso in diretta l’intero evento. ”Noi saremo sempre con voi, fino alla fine”, ha poi detto, questa volta direttamente in arabo, il presidente iraniano alle molte migliaia di persone riunite nel centro di Bint Jbeil, una ”città martire” dei bombardamenti israeliani del 2006.

La visita di Ahmadinejad ha messo in allarme l’ambasciatore israeliano. ” Deve preoccupare soprattutto l’Europa perché è il primo passo dell’islamizzazione del Libano e quindi dell’iranizzazione dell’intero medio oriente e quindi e’ un segnale dall’allarme per l’Europa”. Lo ha detto a Sky Tg24 l’ambasciatore d’Israele in Italia Gideon Meir mettendo in guardia sul fatto che ”i missili che l’Iran sviluppa sono sufficienti per colpire Israele, ma anche per colpire Roma o l’Europa’. ”Israele non è il bersaglio, ma è l’Europa il bersaglio. Se fossi europeo sarei preoccupato, non solo per questa visita, ma per l’islamizzazione che viene sfruttata dall’Iran nei confronti dell’Europa per vincere l’Occidente”, ha aggiunto il diplomatico israeliano.

Parole al miele ed elogi altisonanti sono stati riservati invece dagli anchorman della tv al Manar di Hezbollah al presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, ovvero ”l’eroe”, ”l’umile”, che oggi ha cominciato una ”benedetta” visita di tre giorni in Libano.

”Benvenuto al promettente futuro” ha ritmato una canzone messa in onda dall’emittente mentre il leader iraniano scendeva dalla scaletta dell’aereo appena giunto a Beirut. Una canzone in arabo e farsi, composta dalla banda militare di Hezbollah per l’occasione, che suscita nei libanesi reazioni contrastanti. Tuttavia, il conduttore di al Manar non ha esitato ad affermare che ”il Libano è in festa”, mentre commentava le immagini di migliaia di sciiti che lanciavano riso verso il lungo convoglio di auto di Ahmadinejad, che a sua volta rispondeva salutando con le braccia tese, sporto dal tettuccio di un enorme suv di fabbricazione americana. L’imprevista apparizione del presidente sembra aver galvanizzato i giornalisti di al Manar. ”Si è sporto dall’auto nonostante le minacce israeliane e americane”, ha affermato un giornalista dell’emittente Tv, organo del movimento Hezbollah creato dall’Iran in Libano quasi trent’anni fa.

”Le parole non sono sufficienti per esprimere i sentimenti”, ha affermato un altro conduttore del team di al Manar, che è apparso esaltato dalla ”benedetta visita nella terra della resistenza” e dal ”presidente jihadista”. Per loro, Ahmadinejad è ”il presidente eccezionale”, ”l’eroe”, e ”la speranza per i popoli oppressi di tutto il mondo, compresi Sudamerica e Europa”. Ma, allo stesso tempo, egli è ”una persona umile”, che non rinuncia alla sua Peugeot vecchia di 33 anni e si rifiuta di vivere in un palazzo presidenziale. Tra una fase e l’altra della copertura in diretta della visita, al Manar ha riempito i vuoti con documentari sull’Iran e sul ”dottor Ahmadinejad”, e ha ribadito le esortazioni del leader di Hezbollah Sayed Hassan Nasrallah di dare al presidente iraniano un benvenuto ”in massa”. E anche con interviste in strada, dove tutti gli intervistati si sono mostrati entusiasti dell’Iran e del suo presidente.