Direttore Aiea: Iraniani ripuliscono tracce esperimenti per ostacolare controlli

Yukiya Amano

TEHERAN, IRAN – Il direttore generale dell’Aiea, che la Comunita’ internazionale ha messo alle calcagna della presunta dimensione militare segreta del programma nucleare iraniano, e’ tornato ad avvertire: gli iraniani stanno ripulendo Parchin e quindi si rischia di non trovare piu’ tracce di passati esperimenti sospetti quando Teheran si decidera’ ad aprire le porte di questa base militare.

L’avvertimento in parte implicito, ma chiaro se accostato a passate dichiarazioni, e’ stato fatto da Yukiya Amano, il diplomatico giapponese direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Aatomica e riguarda la caccia a siti segreti da parte della stessa Aiea.

Si tratta di uno, il minore, dei due tavoli su cui si gioca la partita nucleare fra Iran e Occidente con l’incubo di un attacco militare preventivo israeliano: l’altra arena sono i negoziati fra Teheran e le potenze del Consiglio di Sicurezza piu’ la Germania, il cosiddetto 5+1 che – almeno secondo indiscrezioni –  potrebbero proseguire a Bruxelles con una riunione preparatoria ad un quarto round da tenersi all’inizio dell’anno prossimo dopo le tappe di Istanbul, Baghdad e Mosca conclusesi senza risultati fra aprile e giugno.

Proprio a Baghdad, Amano ha confermato che queste attivita’ sono in corso a Parchin, ma non ha fornito particolari” ad una domanda posta in una conferenza stampa sul fatto che l’Iran sta smantellando una parte del sito militare di Parchin, ad una trentina di chilometri a sud-est di Teheran dove si sospetta siano stati condotti esperimenti applicabili al nucleare.

In una lettera inviata all’Iran a fine agosto, l’Aiea aveva lamentato che le attivita’ di ripulitura e smantellamento rilevate dai satelliti fin dal febbraio scorso potrebbero ”ostacolare significativamente” l’accertamento del tipo di esperimenti condotti tra il 2000 e, al massimo, il 2005 in una camera blindata che si sospetta sia stata usata per testare esplosioni convenzionali applicabili al nucleare.

L’Aiea dunque gira intorno ad una presunta ”vecchia coscienza sporca” dell’Iran che ormai – giurando su quanto ha di piu’ sacro, l’Islam – nega di volersi dotare della bomba atomica. E, secondo un’espressione usata da un analista americano del sito specializzato ”Arms control Wonk”, non e’ escluso che l’Aiea stia ormai ”sparando solo ad un fantasma”, viste le ripuliture e le ristrutturazioni che comunque Teheran nega puntino a nascondere alcunche’ dato che servono solo ad ammodernare la base vecchia di 50 anni e bisognosa di cure da 20.

Il fatto che gli edifici sospetti siano stati coperti da teloni rosa, come mostrano immagini satellitari acquistate dall’istituto americano Isis nell’agosto scorso, e’ apparso come un messaggio che ormai l’Iran non abbia piu’ nulla da nascondere ma tenga chiusi i cancelli di Parchin solo per evitare che nella base, assieme agli ispettori Aiea, entrino anche spie: un timore espresso ufficialmente da Teheran.

Amano comunque ha detto di avere ”buone ragioni” per credere che l’Iran cooperera’ con l’Aiea nei prossimi colloqui sul dossier nucleare che si svolgeranno a Teheran il 13 dicembre. .

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