Angela Merkel su Trump rimosso da Twitter: “Problematico, colossi web non possono autoregolamentarsi”

Angela Merkel si dice contraria alla decisione di Twitter di chiudere definitivamente il profilo del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il Tycoon era stato accusato di aver fomentato, con i suoi post, le rivolte che hanno portato all’irruzione all’interno del Congresso americano dei suoi supporter che sostengono la sua tesi sui “brogli elettorali”.

A manifestare la contrarietà è stato il portavoce della Merkel, Steffen Seibert, che durante una conferenza stampa a Berlino ha dichiarato che “la Cancelliera ritiene problematico che sia stato bloccato in modo completo l’account Twitter di Donald Trump”.

Dello stesso avviso anche il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, che intervistato da radio France Inter ha detto: “Ciò che mi sciocca è che sia Twitter a decidere di chiudere” il profilo di Trump. “La regolamentazione dei colossi del web – ha avvertito – non può avvenire attraverso la stessa oligarchia digitale”.

Trump rimosso da Twitter preoccupa l’Europa

Sulla questione si è espresso anche il commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton. “Il fatto che un Ceo possa staccare la spina dell’altoparlante del presidente degli Stati Uniti senza alcun controllo e bilanciamento è sconcertante. Non è solo una conferma del potere di queste piattaforme, ma mostra anche profonde debolezze nel modo in cui la nostra società è organizzata nello spazio digitale”.

Secondo Manfred Weber, l’europarlamentare tedesco capogruppo del Ppe, l’Ue non deve lasciare che Facebook e Twitter decidano “cosa rientri nei limiti dell’accettabile” sulle loro piattaforme. “Non possiamo lasciare che siano le società americane di Big Tech a decidere come discutere e non discutere, cosa si possa e cosa non si possa dire in un discorso democratico. Abbiamo bisogno di un approccio normativo più rigoroso”, dichiara Weber ai microfoni di Politico.

Trump sospeso anche su Facebook e Parler

Solo pochi giorni fa era stato il Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, ad annunciare la sospensione a tempo indeterminato, per almeno due settimane, del profilo di Trump dal popolare social network e da Instagram, spiegando che “il rischio di consentire al presidente di continuare a usare il nostro servizio in questo momento è semplicemente troppo grande”. Due giorni dopo anche Twitter ha optato per la censura, rimuovendo definitivamente l’account del presidente degli Stati Uniti.

Oggi invece è arrivato l’oscuramento del social tanto ai conservatori e ai sostenitori di Trump, Parler, dopo che Apple, Google e Amazon avevano annunciato di averlo rimosso dai propri server. (fonte ANSA)

 

 

 

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