Argentina. Cristina Kirchner, ematoma alla testa: ferma un mese durante elezioni

Cristina Kirchner
Cristina Kirchner (Foto LaPresse)

ROMA – Un mese di riposo assoluto è stato prescritto dai medici a Cristina Kirchner. Un ematoma al cervello segna lo stop per la presidente dell’Argentina proprio a 20 giorni dalle elezioni  per il rinnovo di Camera e Senato. L’ematoma è la conseguenza della caduta di quasi due mesi fa. Un colpo alla testa sottovalutato, con la Kirchner che era tornata subito al lavoro, e arrivato proprio il giorno seguente il “tonfo” elettorale dello scorso 11 agosto, che avevano sancito il successo di Sergio Massa alle primarie per le presidenziali del 2015.

Alessandra Muglia spiega sul Corriere della Sera:

“Una caduta carica di significato: era avvenuta proprio all’indomani del suo «tonfo» alle primarie dell’11 agosto, che invece hanno decretato il successo di Sergio Massa, il giovane sindaco di Tigre considerato l’astro nascente della politica argentina, in pole position per le presidenziali del 2015. L’uomo che potrebbe inaugurare una nuova fase del peronismo, archiviando definitivamente l’era dei Kirchner”.

Il 27 ottobre sarà il momento del voto per il rinnovo di metà esponenti della Camera e un terzo del Senato. Un voto cruciale per la Kirchner, spiega la Muglia, che punta alla maggioranza di due terzi del parlamento necessaria a cambiare la Costituzione per permetterle di candidarsi alla presidenza nel 2015:

“Da ieri (6 ottobre, ndr) le funzioni della Presidenta sono state assunte dal suo vice, Amado Boudou, la cui popolarità è in calo per un presunto scandalo di corruzione. Non è la prima volta che Cristina Fernández si vede obbligata a passare momentaneamente il testimone per motivi di salute. E non è nemmeno la prima volta che Boudou la sostituisce: quando dieci mesi fa venne operata per un tumore alla tiroide, fu lui a sostituirla per 20 giorni. Ma questa volta il riposo forzato avviene in un momento di grande difficoltà”.

Il voto dell’11 agosto disegna un quadro di declino per il partito della Kirchner, spiega il Corriere della Sera:

“nonostante sia ancora il più votato del Paese, il Fronte per la Vittoria (FpV) della Kirchner ha perso in 14 dei 24 distretti elettorali, compreso quello chiave di Buenos Aires dove risiede quasi il 40% dell’elettorato e dove ha vinto il giovane Sergio Massa, del Frente Renovador. Del resto i problemi del governo Kirchner non sono solo legali con i creditori di «tango bond», ma anche economici per l’alto deficit e l’isolamento dai mercati internazionali”.

 

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