La ricetta di Obama contro la crisi: congela tutti gli stipendi pubblici per due anni

Barack Obama

Il rimedio contro la crisi, l’aumento del deficit e del debito pubblico? Congelare per due anni gli stipendi dei dipendenti pubblici. Questa la ricetta impopolare di Barack Obama che ha deciso di bloccare gli stipendi dei dipendenti federali civili per 2 anni, il 2011 e il 2012.

Quindi niente aumenti e niente scatti di anzianità per chi lavora nel pubblico.A comunicare la decisione è stata la Casa Bianca, sottolineando che l’iniziativa rientra nell’ambito delle misure volte a ridurre il deficit e il debito pubblico. Congelare gli stipendi pubblici si tradurrà in risparmi per 2 miliardi di dollari nel 2011, per 28 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni e in oltre 60 miliardi di dollari in 10 anni.

“La gestione del debito implica scelte difficili e sacrifi –  ha detto Obama – il congelamento degli stipendi dei dipendenti civili federali e’ una di queste e non e’ stata presa alla leggera”.

”A causa dell’irresponsabilita’ dell’ultimo decennio, il presidente ha ereditato 1.300 miliardi di dollari di deficit e una crisi economica che ha minacciato di far scivolare il paese in una seconda Grande Depressione. Ora l’economia e’ tornata a crescere – afferma la Casa Bianca – e il settore privato e’ tornato ad assumere negli ultimi 10 mesi. Ma le famiglie e le aziende sono ancora in difficolta’, e la nostra priorita’ e’ quella di assicurarci di fare il possibile per aiutare la crescita economica a rafforzarsi e l’occupazione a crescere”.

”Ora la nostra attenzione deve essere concentrata sulla gestione del deficit ereditato e sull’insostenibile traiettoria di bilancio” aggiunge la Casa Bianca, sottolineando come la proposta di Obama di congelare gli stipendi rientra proprio in quest’ottica. La gestione del debito implica ”scelte difficili” e il congelamento degli stipendi dei dipendenti civili federali e’ una di queste e non e’ stata presa alla leggera. ”Il congelamento non e’ per punire i dipendenti federali o per mancanza di rispetto del lavoro che fanno: e’ la prima di molte azioni che prenderemo per rimettere in carreggiata i nostri conti punti pubblici e con le quali saranno chiesti sacrifici a tutti”.

Con questa misura, spiega Massimo Gaggi sul Corriere della Sera “il governo conta di risparmiare 28 miliardi di dollari nell’arco di cinque anni e che è stata annunciata alla vigilia del confronto odierno tra Obama e i leader repubblicani del Congresso sulle misure da adottare per evitare che fra un mese, con la scadenza automatica degli sgravi fiscali varati da George Bush nel 2003, il carico fiscale di quasi tutti gli americani salga improvvisamente proprio quanto l’America rischia di ricadere in una nuova recessione.I repubblicani vogliono la proroga degli sgravi per tutti mentre i democratici e Obama la propongono solo per il ceto medio, sostenendo che non si può rinunciare alla possibilità di ridurre il debito pubblico di ben 700 miliardi di dollari solo per concedere altri sconti sulle tasse a chi è già ricco e può permettersi senza problemi di pagare di più”.

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