Barack Obama: “Non si negozia col male. Isis dev’essere distrutto”

Barack Obama: "Non si negozia col male. Isis dev'essere distrutto"
Barack Obama (Foto Ansa)

NEW YORK – “Non si può ragionare, non si può negoziare con questo marchio del male“: il presidente americano, Barack Obama, all’assemblea generale dell’Onu si scaglia contro l‘Isis. “Dev’essere distrutto”. 

Il commander in chief ha parlato dei 40 Paesi che hanno aderito alla campagna americana contro lo Stato Islamico. Ha ribadito che non invierà truppe “ad occupare terre straniere” e che Washington lavorerà con una “ampia coalizione per smantellare questa rete della morte”.

“Nessun Dio perdona questo terrore. Non si può ragionare, non si può negoziare con questo marchio del male. L’unico linguaggio che questi terroristi capiscono è il linguaggio della forza. Gli Usa lavoreranno con una coalizione allargata per smantellare questa rete della morte”.

Obama ha chiesto ai musulmani di “riappropriarsi dell’Islam” e di respingere con forza l’ideologia di Al Qaeda e dell’Isis: 

“Gli Stati Uniti non saranno mai in guerra contro l’Islam. L’Islam insegna la pace e milioni di musulmani-americani fanno parte del nostro Paese. Non è uno scontro di civiltà”. 

Il presidente americano si è rivolto direttamente all’Iran:

“Non lasciate che passi questa opportunità storica. Possiamo raggiungere una soluzione che soddisfi il vostro bisogno di energia e rassicuri il mondo che il vostro programma nucleare è di pace”. 

Poi ha affrontato la questione della guerra in Ucraina orientale, rivolgendo un duro attacco alla Russia:

L’aggressione russa in Europa ricorda i tempi quando le Nazioni più grandi calpestavano quelle più piccole perseguendo ambizioni territoriali. L’America e i suoi alleati sosterranno il popolo dell’Ucraina. Imporremo un costo alla Russia per la sua aggressione”.

“Finché io sarò presidente gli Stati Uniti continueranno a sostenere il principio che gli israeliani, i palestinesi, gli altri popoli della regione e il mondo intero appoggino la soluzione dei due Stati che vivono fianco a fianco, in pace e sicurezza. Lo status quo in Cisgiordania e a Gaza non è sostenibile. L’America non rinuncerà mai alla ricerca della pace perché non possiamo permetterci di lasciare questo sforzo, quando razzi vengono sparati contro israeliani innocenti, o cosi’ tanti bambini palestinesi perdono la vita a Gaza”.

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