Belgio, le vittime dei pedofili portano il Vaticano in tribunale

– BRUXELLES, 1 GIU – Le vittime dei preti pedofili in
Belgio, primo caso in Europa, portano il Vaticano in tribunale.
L'atto di citazione condurra' davanti ai giudici anche le
gerarchie ecclesiastiche del Paese, dai vescovi ai superiori
religiosi, che due giorni fa hanno riconosciuto la loro
responsabilita' ''morale'' e si sono detti pronti a
''indennizzare'' le vittime.
Il Papa ''nomina i vescovi ed ha autorita' su di loro e
questo lo rende responsabile dei loro errori'', ha affermato
Walter Van Steenbrugge, uno degli avvocati delle circa ottanta
vittime che hanno deciso di avviare l'azione giudiziaria davanti
al tribunale di Gand.
Solo pochi mesi fa, l'ultimo shock era arrivato dall'ex
vescovo di Bruges, Roger Vangheluwe, che, mesi dopo aver
rassegnato le dimissioni, davanti alle telecamere, aveva ammesso
di aver abusato per anni di due suoi nipoti e ne aveva
addirittura minimizzato l'impatto.
In tutto il Belgio sono state oltre cinquecento le vittime
dei preti pedofili, molti dei quali sono gia' morti. Di recente,
un'apposita commissione parlamentare d'indagine ha raccomandato
di trovare una soluzione anche per indennizzare quelle vittime i
cui casi sono caduti ormai in prescrizione.
Dopo la presentazione delle denunce, i legali delle vittime
si aspettano che il tribunale di Gand fissi il calendario delle
udienze a settembre, anche se non si fanno illusioni circa la
lunghezza del procedimento.
La giustizia civile e' chiamata a stabilire il tipo di
indennizzi che potranno essere riconosciuti in base ai danni
subiti dalle vittime. ''Siamo positivi, ma vigilanti – ha
spiegato l'avvocato Christine Mousse, un altro legale delle
vittime – perche' il passato insegna che la Chiesa ha usato
tattiche di sabotaggio. Sara' usato ogni mezzo giuridico per
perseguire le violazioni ai diritti dell'uomo e del bambino''.
In un comunicato stampa, lunedi' scorso, due mesi dopo le
richieste arrivate anche dalla commissione parlamentare
d'inchiesta, i vescovi si sono impegnati pubblicamente ad
assicurare ''un riconoscimento alle vittime e ad adottare misure
riparatrici per la sofferenza causata loro''. I vescovi del
Belgio si sono detti inoltre ''determinati a ridare dignita'
alle vittime e a provvedere con indennizzi finanziari ai loro
bisogni''..

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