Benedetto XVI alla Caritas: “Aiutare i poveri”

Pubblicato il 14 Febbraio 2010 - 16:00 OLTRE 6 MESI FA

«Riscoprire la forza della carità», soprattutto in un mondo dove prevale «la logica del profitto e della ricerca del proprio interesse»: è questo l’appello di Papa Benedetto XVI alle istituzioni e ai singoli cittadini durante la sua visita alla Caritas.

Il Pontefice lancia un monito molto chiaro alle strutture dello Stato, oltre che a tutti «gli uomini di buona volontà».

«Cari fratelli e amici che qui trovate accoglienza – dice il Papa rivolgendosi agli ospiti dell’ostello “Don Luigi Di Liegro – sappiate che la Chiesa vi ama profondamente e non vi abbandona, perché riconosce nel volto di ciascuno di voi quello di Gesù. Gesù ha voluto identificarsi in maniera del tutto particolare con coloro che si trovano nella povertà e nell’indigenza», ha rimarcato Ratzinger, sottolinenando che «la testimonianza della carità, che in questo luogo trova speciale concretizzazione, appartiene alla missione della Chiesa insieme con l’annuncio della verità del Vangelo».

«Desidero incoraggiare non solo i cattolici, ma ogni uomo di buona volontà – prosegue i Pontefice – in particolare quanti hanno responsabilità nella pubblica amministrazione e nelle diverse istituzioni, ad impegnarsi nella costruzione di un futuro degno dell’uomo, riscoprendo nella carità la forza propulsiva per un autentico sviluppo e per la realizzazione di una società più giusta e fraterna».

«Per promuovere una pacifica convivenza che aiuti gli uomini a riconoscersi membri dell’unica famiglia umana – aggiunge Benedetto XVI – è importante che le dimensioni del dono e della gratuità siano riscoperte come elementi costitutivi del vivere quotidiano e delle relazioni interpersonali. Tutto ciò diventa giorno dopo giorno sempre più urgente in un mondo nel quale, invece, sembra prevalere la logica del profitto e della ricerca del proprio interesse».

In questo scenario, la Chiesa, «nel rispetto delle competenze dello Stato», è impegnata affinché «ad ogni essere umano venga garantito ciò che gli spetta».

«Nel suo servizio alle persone in difficoltà – afferma il Papa, più volte interrotto dagli applausi – la Chiesa è mossa unicamente dal desiderio di esprimere la propria fede in quel Dio che è il difensore dei poveri e che ama ogni uomo per quello che è e non per quello che possiede o realizza».