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Benedetto XVI: “Cuba si sforza rinnovarsi, guarda già al domani”

di Emiliano Condò |26 Marzo 2012 22:48

SANTIAGO DE CUBA, 26 MAR – ''Sono convinto che Cuba, in questo momento cosi' importante della sua storia, sta guardando gia' al domani, e per questo si sforza di rinnovare e ampliare i suoi orizzonti''. Accolto, al suo arrivo a Cuba dal presidente Raul Castro, Benedetto XVI ha subito posto l'accento sui processi di aperture e cambiamenti in corso in questo che resta uno degli ultimi avamposti del comunismo mondiale. Un cammino su cui c'e' ancora molto da fare e su cui Ratzinger, 14 anni dopo la storica visita di Giovanni Paolo II, porge la mano tesa della Chiesa, offrendo collaborazione ma chiedendo un maggiore riconoscimento a livello pubblico.

Il ''passaggio'' di Wojtyla nell'isola, nel gennaio 1998, ''fu come una brezza soave di aria fresca che diede nuovo vigore alla Chiesa in Cuba, destando una rinnovata coscienza dell'importanza della fede – ha detto il Pontefice nella cerimonia di benvenuto all'aeroporto di Santiago de Cuba -. Incoraggiando ad aprire i cuori a Cristo e, nello stesso tempo, illumino' la speranza e stimolo' il desiderio di lavorare con audacia per un futuro migliore''. E uno dei ''frutti migliori'' di quella visita ''fu l'inaugurazione di una nuova fase nelle relazioni tra la Chiesa e lo Stato cubano, con uno spirito di maggiore collaborazione e fiducia''.

Tuttavia, ha aggiunto, ''rimangono ancora molti aspetti nei quali si puo' e si deve avanzare'': e soprattutto per quanto riguarda ''il contributo imprescindibile che la religione e' chiamata a svolgere nell'ambito pubblico della societa'''. Un discorso estremamente equilibrato dal punto di vista diplomatico, quello di papa Ratzinger, in cui non sono mancati pero' riferimenti anche a problemi stringenti per la realta' cubana, come la poverta' della popolazione, o la situazione dei detenuti politici e delle 'damas de blanco'. Dicendo di giungere a Cuba come ''pellegrino della carita''' per ''confermare i miei fratelli nella fede e incoraggiarli nella speranza'', il Papa ha detto di portare ''nel mio cuore'' ''le giuste aspirazioni e i legittimi desideri di tutti i cubani, dovunque si trovino, le loro sofferenze e le gioie, le loro preoccupazioni e gli aneliti piu' nobili, in modo speciale – ha aggiunto – dei giovani e degli anziani, degli adolescenti e dei bambini, degli infermi e dei lavoratori, dei detenuti e dei loro familiari, cosi' come dei poveri e dei bisognosi''.

A proposito della crisi economica mondiale, il Pontefice l'ha ricondotta a ''una profonda crisi di tipo spirituale e morale'', che ''ha lasciato l'uomo senza valori e indifeso di fronte all'ambizione e all'egoismo di certi poteri che non tengono conto del bene autentico delle persone e delle famiglie'': cosi' non si puo' andare avanti, ha detto Ratzinger, senza ''un'etica che collochi al centro la persona umana'' e tenga conto ''delle sue esigenze piu' autentiche'', in primo luogo ''la sua dimensione spirituale e religiosa''. Per ''rigenerare'' le societa' e il mondo servono ''uomini retti e di ferme convinzioni morali e alti valori di fondo che non siano manipolabili da interessi limitati''.

E sul ruolo del cattolicesimo a Cuba, ha aggiunto, al processo di ''rinnovamento e ampliamento'' degli orizzonti ''cooperera' quell'immenso patrimonio di valori spirituali e morali che hanno plasmato la sua identita' piu' genuina'', e che ''si trovano scolpiti nell'opera e nella vita di molti insigni padri della patria, come il beato Jose' Olallo y Valdes, il servo di Dio Felix Varela o l'insigne Jose' Marti'''. La Chiesa, ha concluso Benedetto XVI, ''ha saputo contribuire con impegno alla promozione di tali valori mediante la sua generosa e instancabile missione pastorale, e rinnova i suoi propositi di continuare a lavorare senza tregua per servire meglio tutti i cubani''.

Dopo la messa che stasera (nella notte italiana) celebra nella piazza Antonio Maceo di Santiago per il 400/o anniversario del ritrovamento della Virgen de la Caridad del Cobre, venerata come patrona dell'isola, domani il Pontefice fara' rotta sull'Avana, dove incontrera' Raul Castro al Palacio del la Revolucion. Probabile, anche se non in programma, l'incontro con Fidel Castro, il leader della rivoluzione, da tempo malato e dato sull'orlo della conversione. Nessuna conferma, invece, sul ventilato incontro col presidente venezuelano Hugo Chavezm che si trova a Cuba per sottoporsi a radioterapia.

A poche ore dell'arrivo di papa Benedetto XVI a Cuba, la Commissione dei diritti umani e di riconciliazione nazionale dell'isola (organizzazione considerata illegale dal governo di Raul Castro) presieduta dall'attivista Elizardo Sanchez ha reso noto che negli ultimi giorni sono state arrestate 150 persone a Santiago di Cuba.

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