Berlusconi: stampa israeliana apprezza parole su offensiva per Gaza ma critica accostamento con Shoah

Shimon Peres e Silvio Berlusconi

Attenzione alle parole di Silvio Berlusconi sulla “legittimità” dell’offensiva Piombo Fuso condotta un anno fa da Israele contro la Striscia di Gaza controllata dagli integralisti di Hamas, ma spazio anche al suo controverso riferimento al dolore umano per i morti di quel conflitto, accostato a quello per le vittime della Shoah.

Oscillano in prima battuta tra questi due temi i vistosi titoli  riservati oggi dalla stampa israeliana alla visita del presidente del Consiglio a Gerusalemme e a Betlemme,  conclusasi ieri con un indiscutibile successo personale di fronte ai leader d’Israele, qualche mugugno sotto traccia da parte dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) e una scia di polemiche aperte con l’Iran innescate dalle prese di posizione a favore di sanzioni più dure contro i piani nucleari di Teheran e d’un maggior sostegno agli oppositori del regime.

Il giornale Haaretz, nella versione online, continua a privilegiare il discorso pronunciato da Berlusconi alla Knesset (il parlamento di Gerusalemme) – prima della tappa finale a Betlemme, nei Territori, e dell’incontro con il presidente dell’Anp, Abu Mazen – evidenziando l’espressione “fratelli maggiori” utilizzata per descrivere il rapporto fra israeliani e italiani. E non manca di citare il passaggio, applauditissimo, in cui l’ospite si è riferito a ‘Piombo Fuso’ come a una “giusta” reazione contro i lanci di razzi di Hamas. Nell’edizione cartacea, tuttavia, la stessa testata punta viceversa sul “dolore per le vittime di Gaza” di cui Berlusconi ha parlato a Betlemme rispondendo a un giornalista. Dolore che “é giusto” provare, ha detto il premier, così come per le vittime dell’Olocausto.

Haaretz lo riporta senza commenti. L’accostamento irrita invece in modo aperto Maariv, il quale ironizza su “Silvio-Cesare” per il suo “comportamento bizzarro”, lamentando come improprio il fatto che «appena giunto nei territori abbia paragonato Gaza alla Shoah». Yediot Ahronot dà spazio dal canto suo a quello che chiama il “Berlusconi show”, con ampio risalto a un pezzo di colore sul pranzo di gala nella residenza del presidente Shimon Peres, coronato, in un clima di buon umore generale, dagli aneddoti e dalle “imitazioni” del presidente del Consiglio, oltre che dall’annuncio del regalo di un suo cd di canzoni. Jerusalem Post preferisce titolare invece sugli aspetti politici della visita e in particolare sull’apprezzamento rivolto dal primo ministro Benyamin Netanyahu a Berlusconi, salutato come «un leader coraggioso che è sempre dalla parte d’Israele».

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