ROMA – Bill Clinton e Tony Blair, storia telefonica di una “special relationship”, come quella tra Usa e Gran Bretagna: sono state desecretate le comunicazioni al telefono intercorse tra il 1997 e il 2000, quando i due guidavano le rispettive nazioni e – come emerge dai nastri – si proponevano quali “shrinks”, strizzzacervelli del mondo, impegnati cioè a risolvere problemi ma soprattutto a educare le opinioni pubbliche sui rischi potenziali. Sul Daily Mail i passaggi più significativi.
Il primo Putin: “Serio e intelligente, ma…”. E’ il più esperto dei due a dilungarsi sulla personalità di Vladimir Putin, appena salito al potere in Russia dopo l’abbandono di Eltsin. Bill Clinton coglie “l’enorme potenziale” dell’ex ufficiale dei servizi sovietici per gestire il passaggio. “E’ intelligente e serio, penso che possiamo fare un buon lavoro con lui. Ha intenzioni onorevoli e concentrate sugli obiettivi, ma potrebbe scivolare (“get squishy”) sulla democrazia”. Per Blair era un po’ frustrato perché in Occidente non era compreso.
Il tormentone delle “banane”. All’epoca dei difficili negoziati commerciali Usa e Europa e la disputa sul commercio di banane del Centro America, Bill Clinton ricorre all’ironia: “I governi dell’America centrale e i Caraibi sembrano ragazzini che discutono a scuola. Dovrebbero pensare a fare causa comune e non a pisciare sulla gamba dell’altro per vedere chi ha le più grandi banane”.
In un’altra telefonata Bill Clinton è ancora più divertito: “Il mio staff mi ha detto che se voglio parlare con te devo tenere una banana nella mano. Sono seduto qui con una banana. E’ grande, brutta, una di quelle marroncine”.