Bill O’Reilly, angelo vendicatore tv della destra Usa paga 13 mln per evitare processo per molestie sessuali

Bill O'Reilly, angelo vendicatore tv della destra Usa paga 13 mln per evitare processo per molestie sessuali
Bill O’Reilly, angelo vendicatore tv della destra Usa paga 13 mln per evitare processo per molestie sessuali

ROMA – Bill O’Reilly, angelo vendicatore tv della destra Usa paga 13 mln per evitare processo per molestie sessuali. Campione di ascolti col suo talk-show delle 8 di sera sui canali Fox, beniamino della destra americana, fustigatore della morale e alfiere del Dio-patria-famiglia a stelle e strisce, l’anchor-man Bill O’Reilly ha pagato 13 milioni di dollari per tacitare almeno cinque donne che l’accusavano di molestie sessuali.

Patteggiando e soprattutto pagando ha evitato un rovinoso processo: ha evitato cioè la sfilata di testimoni e vittime obbligate in tribunale a raccontare la verità nuda e cruda sui palpeggiamenti, i ricatti sessuali, le minacce di rovinare la carriera alla malcapitata di turno che avesse osato opporre un rifiuto alle sue esplicite avances.

Ma il caso dell’angelo vendicatore, del moralista con tutti tranne che con se stesso o quelli della sua parte politica, non è rimasto sotto traccia. Perché se la manna pubblicitaria ti fa ricco, ti può anche rovinare. E infatti è cominciata una fuga degli inserzionisti dall’ “O’Reilly Factor”, uno dei programmi più seguiti delle rete di Rupert Murdoch.

A complicare la situazione c’è il fatto che Fox è la rete preferita di Donald Trump, che è più volte intervenuto nel programma di O’Reilly. ”Lo conosco bene. E’ una brava persona”, lo difende il presidente in un’intervista al New York Times. ”Non penso che abbia fatto nulla di sbagliato”, aggiunge.

O’Reilly e il suo programma televisivo, ‘The O’Reilly Factor’, sono finiti nel mirino dopo le rivelazioni sui patteggiamenti del conduttore con cinque donne che lo accusavano di averle molestate. Accordi stretti lontano dai riflettori per evitare una nuova tempesta come quella che si era abbattuta su Fox nei mesi scorsi, costringendo all’addio Roger Ailes, il co-fondatore di Fox News insieme con Rupert Murdoch.

Accordi che però sono usciti allo scoperto, spingendo almeno 15 aziende a prendere le distanze dal programma di O’Reilly sospendendo la pubblicità. Un boicottaggio che rischia di fare male a Fox: ‘The O’Reilly Factor’ vanta in media 4 milioni di telespettatori al giorno e ha generato 446 milioni di dollari di ricavi fra il 2014 e il 2016. Fox News per il momento si schiera con O’Reilly, che ha negato le accuse mosse nei suoi confronti, definendole ”senza merito”.

Ma la fuga degli sponsor potrebbe spingere a cambiare idea. La partita si gioca in casa Murdoch: Lachlan e James siedono nel consiglio di amministrazione di 21st Century ma il padre Rupert, secondo indiscrezioni, mantiene il controllo di Fox News dopo l’addio di Ailes. Sull’uscita di Ailes, i figli di Murdoch sono riusciti a imporsi, assicurando ”tolleranza zero” nei confronti delle molestie sessuali e promettendo una pulizia completa per migliorare l’ambiente di lavoro.

Nel caso di O’Reilly non è ancora chiaro se i giovani Murdoch riusciranno a imporsi su Rupert, che vede Fox News come al sua creatura. Murdoch l’ha infatti fondata con Ailes, il suo ex braccio destro, e sembra ritenere una ‘missione’ quella di continuare a gestirla.

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