Morte bin Laden. Usa, FBI e Cia sul piede di guerra contro attacchi

Il direttore dell'Fbi Robert Mueller

WASHINGTON, STATI UNITI – Dopo la morte di Osama bin Laden e l’aspettativa che dai suoi computer scaturisca un’enorme quantità di informazioni, l’FBI si è messo sul piede di guerra per scongiurare la possibilità di attacchi terroristici. ”Siamo schierati come lo eravamo dopo l’attentato alle Torri Gemelle”, ha detto un funzionario. Tutti gli uffici sono stati contattati per nuove disposizioni tramite videoconferenze protette.

Agli uffici è stato detto di intensificare la loro sorveglianza su centinaia di persone che, se solo sospettate di attività terroristiche, possono essere arrestate per una varietà di infrazioni, anche non collegate al terrorismo, allo scopo di toglierle dalla circolazione.

”L’FBI e le agenzie ad esso collegate stanno aumentando gli sforzi per raccogliere ed analizzare informazioni di intelligence poichè la morte di bin Laden può indurre singoli o organizzazioni a colpire gli Stati Uniti o i loro interessi”, ha dichiarato Paul Bresson, un portavoce dell’FBI.

”Sebbene in questa fase non siamo a conoscenza di minacce collegate alla morte di bin Laden, ogni iniziativa è in atto per scongiurare qualsiasi atto ostile possibilmente in preparazione”, ha aggiunto Bresson. L’Fbi, secondo quanto si è appreso, si aspetta un diluvio di informazioni non solo provenienti dai computer trovati nella villa in Pakistan dove si nascondeva bin Laden, ma anche altre di cui non è dato di conoscere la natura e che potrebbero avere a che fare con progettati attacchi.

L’accentuata attività dell’FBI, a quanto si rileva, non significa l’esistenza di pericoli imminenti. Alo scopo di non allarmare il pubblico, svariati funzionari dell’intelligence e del controterrorismo hanno fatto sapere tramite tutti i media che l’enorme apparato di spionaggio e sorveglianza degli Stati Uniti non ha rilevato alcun potenziale pericolo. Nondimeno, tutte le attività delle organizzazioni antiterroristiche hanno aumentato il loro stato di allerta.

A New York, agli ingressi della metropolitana, la polizia perquisisce borse e zaini avvalendosi dei Sabre 4000, marchingegni in grado di rilevare bombe, agenti chimici esplosivi, gas letali. A Washington, il servizio segreto ha rafforzato la sorveglianza attorno al Naval Observatory, dove vice il vice-presidente Joe Biden. Aumentato lo stato di allerta anche in tutte le basi militari all’estero, ed a civili impiegati in installazioni particolari è stato detto di non recarsi al lavoro. 

Tutti i computer di bin Laden, dischi rigidi e documenti cartacei sono attualmente in possesso di una squadra congiunta formata dalla Cia e dalla Defence Intelligence Agency in una località segreta dell’Afghanistan. Un team speciale di esperti informatici britannici collabora nell’estrapolare i dati dai computer. Questi dati vengono inviati in tempo reale al National Counterterrorism Center di Tyson Corner, in Virginia, allo Special Operations Command’s Targeting Center di Rosslyn, anch’esso in Virginia, oltrechè al centro antiterrorismo della Cia, alla National Security Agency e alla National Geospatial-Intelligence Agency.

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