Birmania, via alle “elezioni farsa”. Obama: “Liberate San Suu Kyi”

Pubblicato il 7 Novembre 2010 - 08:52 OLTRE 6 MESI FA

Si sono aperti i seggi per le prime elezioni in Birmania da 20 anni a questa parte. Le elezioni sono considerate una farsa dall’Occidente, vista l’assenza della leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace, che è agli arresti domiciliari.

Il presidente americano Barack Obama ha infatti definito le elezioni ”nè libere nè giuste”. Durante la sua visita a Mumbai, in India, Obama ha sottolineato che ”da troppo tempo il popolo birmano si vede negare il diritto di decidere del proprio destino”. Le elezioni di oggi, ha aggiunto il presidente americano, ”saranno tutto fuorché libere e giuste”.

Il presidente degli Stati Uniti ha poi lanciato un appello per la liberazione di San Suu Kyi: ”Rinnoviamo i nostri appelli alle autorità per liberare immediatamente e senza condizioni Aung San Suu Kyi e tutti i prigionieri politici”.

Più di 29 milioni di persone sono chiamate alle urne in circa 40.000 seggi, aperti alle 6 ora locale ((mezzanotte e mezza in Italia). Le ultime elezioni si erano tenute nel 1990, quando la Lega nazionale per la democrazia (LND) di San Suu Kyi aveva vinto, ma non aveva potuto prendere il potere per l’opposizione della giunta militare.