Birmania: lo zar della censura si pente, aboliamola

RANGOON – Tint Swe, considerato lo 'zar' della censura in Birmania, ha dichiarato che i media dovrebbero essere liberati da ogni costrizione, suggerendo che il servizio di cui e' a capo potrebbe essere chiuso in breve tempo.

Tint Swe, che è direttore del Dipartimento per la registrazione e il controllo sulla stampa, inserendosi nella serie di tentativi degli ultimi tempi di moltiplicare le riforme in senso democratico in Birmania, ha spiegato che il suo paese dovrebbe allentare la stretta sul settore.

''La censura sulla stampa non esiste nella maggior parte degli altri paesi, compresi i nostri vicini, e non è in armonia con le pratiche democratiche. In un prossimo avvenire dovrà essere abolita'', ha detto Tint Swe parlando a radio Free Asia. E ha aggiunto che i mezzi di informazione dovranno accettare questa libertà dando prova di senso di responsabilità.

Dal marzo scorso quando si e' insediato, il presidente Thein Sein sta cercando di provare all'opposizione e alle cancellerie occidentali di essere deciso a impegnarsi in profonde riforme. L'intenzione è in qualche modo suffragata dal fatto che, dopo le contestate elezioni del 2010 e la liberazione del Premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, i media birmani possono informare il pubblico sulle attività della celebre leader dell'opposizione, cosa impossibile soltanto un anno fa.

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