La bolla internet, lo sciopero greco e l’inflazione tedesca

ROMA-Se avete dei soldi, bei soldi, se pensate di stare al caldo o al calduccio di risparmi accumulati, allora fatevi pure venire un brividino di freddo, è la stagione. Anzi è di nuovo la stagione. Stagione della bolla, ora la Bolla Internet. Come una dozzina di anni fa quando in Borsa tutti compravano titoli di società legate al web, si compravano a qulunque prezzo e la settimana dopo valevano di più. Poi la bolla si sgonfiò, nel 2002, molte società fallirono, molti risparmi svanirono. Ecco, ci risiamo: in Borsa Facebook è valutata 140 volte il suo utile, Twitter è capitalizzata, a valori azionari, per 222 volte i ricavi. Microsoft appena un po’ meno: 218. E Google 175 e via via tutte le altre aziende: valgono in Borsa molto più di quanti soldi abbiano in pancia. E se scoppia la bolla? Se scoppia al bolla ancora una volta il caldo o il calduccio dei risparmi investiti diventa gelo e bufera.

La bolla internet e poi…lo sciopero greco. La Grecia dei sindacati, dell’opposizione, del pubblico impiego, dei giovani senza lavoro sciopera. Insieme con la Grecia dell’evasione fiscale, della menzogna all’Europa sui suoi conti, dello spreco e dell’immobilità. Sciopera la Grecia contro l’ultimo salvagente che può afferrare. La Grecia è economicamente fallita, sta in piedi perché Europa e Fmi le prestano i soldi. In cambio vogliono che la Grecia smetta di far debito e cambi i suoi connotati sociali costruiti a immagine e somiglianza del debito che poi non si paga. La Grecia sciopera e molti in Germania hanno la forte sensazione di “lasciarla scioperare”, cioè di farla fallire definitivamente. Si fa così: invece di prestare soldi ad Atene si lascia che Atene “ristruttiri il debito”. Cioè non paghi nei tempi e nella quantità dovuta i debiti: ti dovevo mille in dieci anni? Ti pago 700 in quindici anni. Va bene, mi accontento. Sembra un affare, sia pure l’affare della disperazione. Ma affare non è: se Atene “ristruttura” ci rimettono le banche tedesche, quelle francesi, un po’ anche quelle italiane. E se uno Stato non paga, allora anche gli altri Stati potrebbero non pagare i loro debiti, leggi titoli di Stato. Per cui se avete soldi, pochi e sudati soldi, normali risparmi che avete investito in Bot, Btp o perfino Bund o in obbligazioni bancarie, allora se la Grecia fallisce pagate anche voi. Lo sciopero greco è come il famoso e triste dispetto del marito alla moglie e l’autolesionismo arriva fino alla vostra banca, fino al vostro governo.

La bolla internet, lo sciopero greco e…l’inflazione tedesca. Sopra il due per cento, la soglia magica e maledetta per la Bce. Se l’inflazione è sopra il due per cento a Berlino, allora Francoforte a giugno rialza i tassi. Se avete risparmi e rendite, aspettate un attimo a far festa: tassi più alti significano meno lavoro, per vostro figlio o nipote. E quando l’inflazione parte morde ai polpacci anche i risparmi protetti da tassi più alti e cedole più sostanziose. Poi c’è l’inflazione cinese, al cinque per cento. Anche quella vi riguarda, ma è un’altra storia. Per poter badare solo ai fatti vostri, per fregarvene della bolla, dello sciopero, dell’inflazione, dei tassi, della Grecia, della Cina, della Germania dovete appartenere alla tribù che campa, ingrassa e arricchisce di mazzette, provvigioni, stipendi a prescindere, affari vari. Nulla di illegale per carità e infatti nè vasta tribù, diciamo dieci milioni di italiani? Ecco, se siete tra questi, fregatevene. Altrimenti sono bolle, inflazione e scioperi…vostri.

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