Cia,10 anni di mazzette in Afghanistan per “comprare” Karzai. Strategia fallita

KABUL – Dal 2001 al 2010, la Cia è stata una delle principali fonti della corruzione pubblica in Afghanistan. Milioni di dollari sono stati pagati dall’agenzia americana per assicurarsi, spesso inutilmente, la fedeltà di Hamid Karzai e dei signori della guerra che controllano il paese.

Per anni, valigie piene di dollari sono arrivate tra le mani del presidente afgano Hamid Karzai per tentare di influenzarne le decisioni. Le valigie provenivano direttamente dall’America, e per la precisione, erano inviate dalla Cia. Secondo fonti credibili citate dal New York Times, tra le quali si contano anche consiglieri di Hamid Karzai, tra il 2001 e il 2010, almeno dieci milioni di dollari sono entrati nelle casse private del presidente e del suo entourage. Quei soldi venivano chiamati dai funzionari che ne erano conoscenza «il denaro fantasma» perché – dice Khalil Roman, un ex membro del gabinetto ministeriale – «appariva e compariva segretamente».

Gli Stati Uniti non erano i soli a distribuire mazzette nei punti nevralgici dello stato afgano. Anche l’Iran degli Ayatollah ha pagato profumatamente per anni il presidente afgano. La pratica è stata interrotta nel 2010 dopo che Washington e Kabul hanno firmato un accordo di cooperazione strategica osteggiato da Teheran. Quando la notizia di fondi segreti iraniani è uscita nella stampa, Karzai ha semplicemente commentato di essere grato all’Iran per quei soldi ed ha aggiunto candidamente «Anche gli Stati Uniti stanno facendo la stessa cosa». I collaboratori del presidente si erano allora affrettati a precisare che Karzai si stava riferendo agli aiuti umanitari e logistici forniti da Washington.

La Cia ha una lunga tradizione di pratiche spregiudicate di questo tipo, in Afghanistan come nel resto del mondo. Nel paese dell’Asia centrale, gli americani hanno distribuito fondi segreti fin dagli anni ottanta, dall’epoca dell’invasione sovietica. Ancora oggi, diversi signori della guerra, padroni di porzioni più o meno larghe di un territorio altamente «feudalizzato» come quello afgano, sono iscritti nel libro paga della Cia, che cerca di adoperarli nella lotta contro i talebani ribelli e gli islamisti di Al Qaeda.

I fondi segreti riversati dalla Cia hanno servito gli interessi americani in Aghanistan? Sembra difficile crederlo. Nonostante i pagamenti profumati, Karzai si è mostrato spesso ingeneroso nei confronti degli Stati Uniti, non esitando a condannarne le azioni o a limitarne i margini di manovra, specie negli ultimi anni. Il padrone dell’Afghanistan, personaggio imprevedibile, è difficile da comprare.

Inoltre, una buona parte del denaro della Cia è giunta nelle mani di signori della guerra e politici, molti dei quali legati al traffico di droga e, in alcuni casi, ai talebani, Così la la Cia ha oliato quel marchingegno clientelare – mafioso che, nel contempo, i diplomatici americani dicevano a parole di voler smantellare.

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