Cile, Allende: due pistole diverse smontano l'ipotesi suicidio

SANTIAGO DEL CILE, 31 MAG – Le tracce di due colpi
esplosi da armi diverse potrebbero fare luce sulla fine di
Salvador Allende. Dopo la riesumazione, qualche giorno fa, della
salma del presidente cileno, a Santiago si continua a parlare
delle cause della sua morte, l'11 settembre del 1973: un noto
perito forense uruguaiano ha dichiarato infatti di aver
esaminato attentamente l'autopsia, e di aver trovato ''tracce''
di due colpi di arma da fuoco.
Rodriguez ha dichiarato alla tv che sul corpo di Allende
''sono state ritrovate due tracce di natura diversa: una
lasciata da un proiettile con effetto esplosivo sparato da
un'arma da guerra, l'altra lasciata da un proiettile di calibro
inferiore e sparato ad una velocita' minore''.
Tale dichiarazione s'inserisce nel vivo della vicenda
sviluppatasi attorno alla morte di Allende a seguito della
riesumazione del cadavere, ordinata da un giudice di Santiago,
per accertare se l'ex presidente si suicido'. I familiari,
convinti da sempre di questa tesi, hanno nei giorni scorsi
chiesto all'esercito di rendere noto il luogo dove si troverebbe
il mitra Ak-47, l'arma che Fidel Castro aveva regalato nel 1970
ad Allende, il quale l'avrebbe poi usata per suicidarsi.
La figlia dell'ex presidente, la parlamentare socialista
Isabel Allende, ha oggi respinto l'interpretazione data dal
perito, manifestando inoltre il suo sdegno per il programma
televisivo, che – ha sostenuto – si e' lasciato abbagliare da
tale interpretazione mancando profondamente di rispetto a lei ed
alla sua famiglia ed alla memoria del padre.
L'ultima parola sulla morte di Allende – ha concluso Isabel –
e' nelle mani della commissione di esperti che sta esaminando i
resti dell'ex presidente, proprio ai fini di ''arrivare a dei
risultati definitivi''.

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