Cina: libero attivista maltrattato si candida alle elezioni

ROMA – Yao Lifa, un attivista della provincia cinese centrale dell'Hubei e' uscito dal carcere pieno di ferite dopo un mese di detenzione in un luogo segreto. Lo ha denunciato Radio Free Asia (Rfa). Yao e' tornato a casa domenica scorsa e le sue condizioni di salute sono precarie. Sua moglie ha infatti fatto sapere che Yao ha numerose ferite sia sulla schiena che sulle braccia. L'uomo inoltre sarebbe anche denutrito in quanto durante il periodo di detenzione avrebbe ricevuto solo due frugali pasti al giorno consistenti in un po' di riso, oltre a subire varie altre privazioni. Secondo quanto ha fatto sapere un altro attivista, Qin Yongmin, Yao non avrebbe nemmeno avuto la possibilita' di lavarsi o cambiarsi.

''Non gli hanno dato nemmeno una asciugamano e non aveva la possibilita' di lavarsi i vestiti o di cambiarsi – ha detto Qin – lo hanno lasciato durante l'estate a patire il caldo, non poteva nemmeno accendere l'aria condizionata''. ''Usano questi metodi – ha continuato Qin, che e' stato arrestato lui stesso due volte – per renderti la vita difficile''.

Sembra tuttavia che Yao, nonostante tutto intenda prendere parte alle prossime elezioni nella citta' di Qianjiang. I problemi di Yao con il governo cinese risalgono al 1998 quando divenne il primo candidato indipendente ad essere eletto ottenendo un posto nel locale congresso del popolo. Da allora e' sempre stato guardato a vista e tormentato in vari modi.

La scomparsa improvvisa di Yao e la sua detenzione segreta sarebbero collegate, secondo molti analisti, ai recenti annunci, fatti tramite diversi microblog, in base ai quali ci sarebbero molti candidati indipendenti pronti a scendere in campo quest'anno. I gruppi che si occupano della tutela dei diritti umani hanno espresso recentemente preoccupazione per le numerose detenzioni extragiudiziali degli ultimi tempi, viste come una sorta di avvertimento o di strumento dissuasivo da parte del governo.

Secondo Qin Yongmin le proposte modifiche al codice penale cinese potrebbero far aumentare questo tipo di detenzioni dando ancora maggiori poteri al governo, rendendo queste detenzioni del tutto legali.

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