Cina: tibetani protestano per la politica linguistica

Migliaia di giovani tibetani hanno inscenato una manifestazione ieri 19 ottobre a Tongren, nel nordovest della Cina, per protestare contro le limitazioni imposte all’ uso della lingua tibetana nelle scuole. Lo afferma la Free Tibet Campaing, un gruppo formato da esuli tibetani in Occidente. In un comunicato inviato ai mezzi d’informazione stranieri in Cina, il gruppo aggiunge che la polizia non è intervenuta e che i manifestanti – che sarebbero stati tra i cinque e i novemila – hanno messo fine alla protesta dopo aver parlato con funzionari locali.

I giovani hanno criticato la riforma che recentemente ha esteso l’uso della lingua cinese nell’insegnamento e marginalizzato il tibetano. ”I cinesi stanno facendo delle riforme che ricordano la Rivoluzione Culturale – ha sostenuto uno dei manifestanti – questa non è  solo una minaccia alla nostra lingua ma è una violazione della Costituzione cinese, che garantisce i diritti delle minoranze”.

Tongren si trova nella provincia del Qinghai in una zona a maggioranza tibetana dove è nato il Dalai Lama, il leader tibetano in esilio che Pechino accusa di essere un secessionista. Residenti della zona hanno confermato che ieri si è verificata la protesta mentre le autorità locali hanno rifiutato di fare commenti.

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