Cinema, il regista iraniano Panahi: “Perseguitato perché parlo alla gente”

Jafar Panahi

”Io stesso non so perché c’è questo accanimento del governo iraniano nei miei confronti. Forse perché sono un regista che fa film per la gente, per la società e le autorità non amano questo”.

Lo ha detto all’Ansa, in collegamento telefonico, il regista iraniano Jafar Panahi che sarebbe dovuto venire alla Mostra del Cinema di Venezia per presentare in prima mondiale il suo corto ‘The Accordion’, con cui si sono aperte oggi le giornate degli autori. Leone d’oro nel 2000 per il film ‘Il cerchio’, Panahi è stato arrestato a marzo e rilasciato il 24 maggio scorso sotto cauzione ma è in attesa del processo e non ha il passaporto.

”E’ da dieci mesi – spiega il regista – che non ho il passaporto. Me lo hanno ritirato mentre ero all’aeroporto per partire per Parigi, senza un motivo. E’ da allora che io e il mio avvocato cerchiamo di capirne la ragione e non abbiamo risposta”. ”Forse – ha continuato – quando sei un regista indipendente deve confrontarti con questi problemi”.

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