Cintura blu karate stende piadinaro, da giudice misure cautelari

Bologna – Un'ordinazione andata storta, insulti, calci, pugni e alla fine quel folle gesto di karate che ha quasi stroncato la vita di Egidio Polato, il 'piadinaro' di 49 anni che alle tre di notte del 17 ottobre scorso è vittima dalla violenza di due giovani bolognesi. Tutto nasce da una piadina servita fredda perché è terminato il gas necessario ad alimentare le bombole del camion. Un gesto che non è piaciuto a due ragazzi, originari di Medicina, appena usciti da una discoteca in via Mattei alle porte del capoluogo emiliano. Dopo aver rifiutato la pietanza fredda, in un attimo Lorenzo Bertolini di 21 anni inizia a prendere a calci il furgone del venditore, colpito poi con una serie di pugni. Poi arriva l'amico, Thomas Regazzini di 27 anni, cintura blu di karate, che sferra un calcio al volto di Polato che perde subito i sensi e crolla a terra. L'uomo, ricoverato con una prognosi di 90 giorni, rischia danni permanenti di carattere neurologico. Ora il giudice, al termine delle indagini della squadra mobile coordinate dalla procura felsinea, ha disposto per Regazzini l'obbligo di dimora con divieto di uscire la notte e per Bertolini l'obbligo giornaliero di firma. Entrambi non hanno alcun precedente penale e le accuse sono di concorso in lesioni gravi aggravate dalla futilità dei motivi. Un gesto di "violenza assurdo" è il commentato del procuratore aggiunto Valter Giovannini che assieme al pm Claudio Santangelo non ha ancora interrogato i due giovani. La gravità del gesto, spiegano durante la conferenza stampa tenuta in questura i due pm, è dovuta all'esperienza di Regazzini nelle arti marziali, aspetto che lo rendeva consapevole della pericolosità del calcio sferrato al povero 'piadinaro'.

Gestione cookie