Clima, da Kyoto a Cancun passando per Copenhagen: tutte le tappe della trattativa

Sta per concludersi la conferenza Onu sul Clima, che vede riuniti a Cancun, in Messico, 194 Paesi. Quella di questi giorni è la sedicesima dal 1992. Ecco le tappe principali delle trattative sul clima dall’inizio degli anni Novanta:

Rio de Janeiro 1992: firma della Convenzione sui cambiamenti climatici (Unfccc). La sottoscrivono anche gli Usa.

Protocollo di Kyoto: adottato l’11 dicembre 1997 alla terza Conferenza Onu sul clima, entra in vigore il 16 febbraio 2005. Il periodo d’azione va dall’1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2012. Lo hanno ratificato 176 Paesi, di cui 38 con target vincolanti, quelli industrializzati, ma non gli Usa. Gli obiettivi per i Paesi industrializzati che hanno sottoscritto Kyoto fissano il taglio del 5,2% delle emissioni di gas serra a livello globale rispetto ai livelli ’90. Per l’Europa il taglio è dell’8% per l’Italia il 6,5%, sempre rispetto ai livelli del ’90.

Bali (Indonesia) 2007: il 15 dicembre 2007 la tredicesima Conferenza Onu sul clima (Cop13) dà il via libera a una road-map per fissare la tempistica dei negoziati. Si riconosce tra l’altro, la necessità di un’azione internazionale per la lotta ai cambiamenti climatici e per la prima volta si lancia un processo che coinvolge Paesi industrializzati e in via di sviluppo.

Pacchetto Ue 2008: obiettivi al 2020: taglio del 20% di Co2 rispetto ai livelli del ’90; 20% efficienza energetica; 20% rinnovabili, per l’Italia il 17%). L’obiettivo è di spingere il resto del mondo per l’approvazione dell’accordo globale di Copenaghen.

Poznan (Polonia) 2008: quattordicesima Conferenza Onu sul clima (Cop14). Si attende un mandato chiaro per la stesura del testo per un nuovo trattato globale. In attesa delle conclusioni del 12 dicembre, si è delineato un accordo su un piano di lavoro per il 2009 con l’obiettivo di delineare chiaramente gli obiettivi di riduzione delle emissioni, in tempo utile per la Conferenza di Copenaghen.

G8 all’Aquila, 8-10 luglio 2009: taglio dell’80% di emissioni al 2050 per i Paesi industrializzati e del 50% al 2050 per tutti gli altri Paesi.

Copenhagen, 2009: la quindicesima Conferenza Onu sul clima raggiunge un accordo senza numeri sulla CO2, resta solo l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 2 gradi, mentre viene istituito un fondo da 30 miliardi di dollari per il triennio 2010-2012, e da 100 miliardi dollari l’anno entro il 2020.

Gli obiettivi anti-Co2: comunicati entro il 31 gennaio 2010 all’Onu, oscillano dal -17% degli Usa al 2020 sui livelli del 2005, al -20% dell’Ue, alla riduzione della intensità delle emissioni (CO2/Pil) dal 40% al 45%, per l’India dal 20% al 25%.

Le firme dell’accordo a Copenhagen: Anche Cina e India firmano, il 9 marzo, l’accordo sul clima raggiunto al vertice di Copenaghen, seguendo Indonesia, Brasile, Sudafrica e Messico.

Cancun 2010: la Cop 16 punta ad accordi specifici. Principalmente, la protezione delle foreste, aiuti finanziari per la mitigazione rivolti ai Paesi in via di sviluppo, e il proseguimento del protocollo di Kyoto (che scade nel 2012).

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