Corea del Nord, agenti Usa avrebbero potuto uccide Kim Jong-un il 4 luglio Corea del Nord, agenti Usa avrebbero potuto uccide Kim Jong-un il 4 luglio

Corea del Nord, agenti Usa avrebbero potuto uccide Kim Jong-un il 4 luglio

Corea del Nord, agenti Usa avrebbero potuto uccide Kim Jong-un il 4 luglio
Corea del Nord, agenti Usa avrebbero potuto uccide Kim Jong-un il 4 luglio (Foto Ansa)

NEW YORK – Agenti segreti degli Stati Uniti avrebbero potuto uccidere il leader nordcoreano Kim Jong-un durante il lancio del primo missile balistico intercontinentale lo scorso 4 luglio a Kusong, ma non l’hanno fatto: lo ha detto a Business Insider l’analista della società di consulenza geopolitica Stratfor, Rodger Baker.  

Durante il lancio, militari e funzionari dell’intelligence americana hanno osservato Kim per 70 minuti e sarebbe stato per loro “molto facile” ucciderlo. Secondo Baker, gli Stati Uniti sapevano che la Corea del Nord era nella fase finale della costruzione del missile e si aspettavano un lancio di prova il 4 luglio, quando in America si festeggia l‘Independence Day. Con la decisione di non uccidere Kim, ha osservato Baker, gli Stati Uniti hanno dimostrato di avere la capacità di colpire il leader ed il Paese. Ma se davvero avessero colpito il leader nordcoreano avrebbero scatenato una risposta la cui portata sarebbe stata terribile.

Dopo quel lancio, il presidente americano, Donald Trump, aveva sollecitato la Cina a “mettere fine a quest’assurdità” e a fermare il vicino riottoso e l’alleato storico minacciando di “fare da solo”.

Il lancio è avvenuto nel giorno della festa dell’Indipendenza americana, della visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca da Vladimir Putin e alla vigilia del G20 di Amburgo, in una mossa non casuale.

 

 

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