Corea del Nord, Kim Jong-un non si fida di Biden. Il leader di Pyongyang Kim Jong-un ha dichiarato che la Corea del Nord deve prepararsi “al dialogo e al confronto” con Washington. Laddove gli anglosassoni traducono “confrontation” con scontro. Ed è questo il senso con il quale è stata accolta l’agenzia della Kcna.
Corea del Nord, Kim Jong-un non si fida di Biden
Il leader coreano è apparso – e ci sono immagini al riguardo che Kim ha voluto fra passare all’esterno del solitamente ermetico inner circle del partito unico alla guida del paese – molto impegnato. Si vede il ministro degli esteri prendere appunti nel ciclo di riunioni dedicate alla nuova situazione economica e politica mondiale.
Gli abboccamenti più o meno riusciti con Trump appartengono ad un’altra epoca. E Kim ha fatto mostra di non gradire il nuovo corso impresso dall’amministrazione Biden. Non si fida. Ma sa che si profilano cambiamenti importanti. Il paese deve essere pronto a tutto.
Dialogo o scontro, nulla forse sarà come prima. Con la pandemia (e la chiusura forzata delle frontiere con la Cina) è arrivata anche la carestia, il momento è cruciale.
Le riunioni del Comitato centrale: ci si aspettano novità importanti
La Corea del Nord ha tenuto mercoledì il secondo giorno di riunioni del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori. Focus dedicato al dossier economico, tra le speculazioni sulle discussioni anche di politica estera.
Le immagini pubblicate dall’agenzia ufficiale Kcna hanno mostrato il leader Kim Jong-un che presiede una tavola rotonda durante la riunione plenaria. Col ministro degli Esteri Ri Son-gwon impegnato a prendere appunti in una delle foto.
La presenza di Ri ha suggerito un esame delle linee politiche da seguire con gli Stati Uniti e la Corea del Sud. L’incontro di mercoledì consisteva in tavole rotonde e incontri consultivi per “portare avanti con successo i compiti di combattimento per la seconda metà dell’anno senza alcuna deviazione”, ha affermato la Kcna.
I panel di settore includevano varie aree, come il metallo, il trasporto ferroviario, l’industria chimica, l’elettricità, il carbone, l’industria leggera, l’industria agricola, le emergenze anti-epidemia e la lotta contro le pratiche antisocialiste.
“I partecipanti hanno studiato la bozza di risoluzione da suggerire alla riunione plenaria e hanno confermato le misure e le cifre previste di cui sono garantite l’accuratezza scientifica e la praticità”, ha aggiunto l’agenzia.
Anche alti funzionari di vertice hanno tenuto riunioni consultive, tra cui Ri Pyong-chol, vicepresidente del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori, e Jo Yong-won, segretario per gli Affari organizzativi del Comitato centrale.
La riunione plenaria, la terza del suo genere quest’anno, ha attirato grande attenzione. Il Nord potrebbe svelare finalmente le sue strategie verso Washington e Seoul, dato che gli Usa hanno completato la revisione delle politiche verso la Corea del Nord.
Il presidente sudcoreano Moon Jae-in e quello americano Joe Biden hanno concordato a maggio in un vertice bilaterale di voler perseguire la strada della diplomazia per risolvere la questione nucleare del Nord.