Corea del Nord lancia missile balistico. Kim: “Possiamo colpire gli Usa”

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Corea del Nord lancia nuovo missile balistico. Il Giappone aveva captato segnali radio anomali

ROMA – La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Il missile lanciato da un’area a nord di Pyongyang, secondo fonti militari sudcoreane, avrebbe raggiunto il Mare Orientale nelle vicinanze di Pyongsong, nella provincia di Pyongan del Sud, intorno alle 18:17 italiane. Il missile avrebbe volato per circa 960 chilometri raggiungendo un’altitudine massima di 4.500 chilometri. E dopo poche ore arriva l’annuncio del regime di Kim Jong-Un: “Possiamo colpire tutto il territorio americano, siamo una potenza nucleare”.

Il governo giapponese ha riferito che il missile ha volato per 53 minuti e apparentemente è atterrato vicino alla sua zona economica esclusiva.

Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha convocato una riunione di emergenza. Le autorità militari sudcoreane hanno annunciato di aver effettuato un’esercitazione missilistica “per un raid di precisione” in risposta al lancio di un missile della Corea del Nord.  Le forze armate del Sud hanno risposto con i tre missili – Hyunmoo-II, Haesong-II e SPICE-2000, che hanno colpito contemporaneamente il bersaglio: “I nostri militari tengono d’occhio le attività militari della Corea del Nord – spiega lo stato maggiore di Seul – è nostra determinazione e capacità colpire l’origine della provocazione e delle strutture del regime di Pyongyang con precisione in qualsiasi momento sia per terra, che per mare e aria”.

Secondo gli Stati Uniti, dopo aver tracciato il lancio del missile nordcoreano, si è trattato di un missile balistico intercontinentale. Lo ha reso noto il Pentagono.  Il portavoce del Pentagono, colonnello Rob Manning, ha reso noto che il missile è stato lanciato da Sain Ni, nella Corea del Nord, ed ha viaggiato per circa mille chilometri prima di cadere nel Mar del Giappone, una “misura” mai raggiunta fino ad ora nei test eseguiti dagli scienziati del Nord.

Dettagli che sono considerati importanti per valutare le capacità balistiche coreane. David Wright, ricercatore che segue gli sviluppi missilistici nella penisola, ritiene che l’ordigno potrebbe avere una gittata massima di 13 mila chilometri e dunque può arrivare fino a Washington. I test non rappresentano solo degli show di forza, ma rientrano in un attento programma di sviluppo che dovrà essere completato dalla produzione di una testata atomica con la quale armare i missili. La meta non sarebbe più lontana: per Seul è questione ormai di mesi.

Proprio oggi il governo nipponico aveva annunciato di aver intercettato segnali radio che facevano pensare alla preparazione di un nuovo lancio.

A Washington, il presidente americano Donald Trump è stato subito informato: “Ce ne occuperemo”, ha detto in serata, parlando con i giornalisti. Il lancio del missile, ha aggiunto, “è una situazione che gestiremo”. Al momento, ha detto poi il segretario di stato Rex Tillerson, gli Usa ritengono che “le opzioni diplomatiche” per risolvere la crisi restino sul tavolo, ma ha chiesto alla comunità internazionale di “prendere ulteriori misure” al di là delle sanzioni già adottate dal consiglio di sicurezza dell’Onu, “compreso il diritto di proibire il traffico marittimo che trasporta beni verso e dalla Corea del nord”. In una telefonata con il premier giapponese Abe, i due leader hanno dichiarato che la Corea del Nord ha “compromesso la propria sicurezza” e si è “ulteriormente isolata dalla comunità internazionale”.

L’ultima volta fu il 15 settembre: in quell’occasione un missile a medio raggio venne lanciato nell’oceano Pacifico, sorvolando il nord del Giappone.

Secondo gli analisti, Kim Jong-un potrebbe decidere di replicare con una prova di forza dopo che, lo scorso 20 novembre, l’amministrazione di Washington ha deciso di mettere il Paese del dittatore nella lista di stati che sponsorizzano il terrorismo internazionale. Le immagini dei satelliti al momento non confermano tali previsioni. Oggi l’agenzia di Stato nordcoreana per le informazioni ha diffuso rasserenanti immagini di Kim in visita ad un allevamento di pescigatto.

Le Hawaii, dopo il lancio del missile da parte della Corea del Nord, hanno deciso di ripristinare l’uso della sirena antimissile che era finita in disuso da 30 anni, dopo la fine della guerra fredda. Venerdì prossimo, alle 11 e 45 minuti, risuonerà per 60 secondi l’allarme per un’esercitazione che coinvolgerà oltre 400 località sulle isole del Pacifico. Il test sarà ripetuto con cadenza mensile.

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