PYONGYANG – I servizi segreti americani e quelli sudcoreani hanno “tentato di assassinare il leader nordcoreano Kim Jong-un con una sostanza biochimica”: con questa denuncia Pyongyang ha annunciato di voler sferrare un attacco “anti-terroristico” contro le agenzie di intelligence statunitense e sudcoreana.
“Staneremo e distruggeremo senza pietà fino all’ultimo i terroristi dell’americana Cia” e del servizio di intelligence nazionale della Corea del Sud, ha annunciato il ministero in un comunicato. Secondo il regime coreano, un non meglio specificato “gruppo terrorista” sostenuto dalla Cia e da Seul avrebbe tentato di varcare il confine per attentare alla vita di Kim Jong-un.
L’accusa segue una inusuale durissima presa di posizione di Pyongyang nei confronti della Cina, che della Repubblica Popolare Democratica di Corea è il principale partner commerciale e benefattore.
Solo ieri la Corea del Nord ha infatti affermato che i “commenti sconsiderati” di Pechino sul programma nucleare di Pyongyang stanno mettendo alla prova la sua pazienza e potrebbero causare “serie” conseguenze non meglio specificate. Un’accusa simile a quelle già lanciate contro gli Stati Uniti, che però sono un nemico storico del regime orientale, a differenza della Cina.
Pechino nei giorni scorsi ha sollecitato Pyongyang a fermare le attività nucleari e missilistiche dopo la richiesta di Washington di utilizzare le sue “leve” per evitare un possibile scontro.