La Corea del Nord avverte Seul: “Se scoppierà la guerra sarà nucleare”

Pubblicato il 17 Dicembre 2010 - 09:32 OLTRE 6 MESI FA

L'isola sudcoreana bombardata dalla Corea del Nord

Se guerra sarà tra Nord e Sud Corea non potrà che essere nucleare. Lo spettro atomico minaccia i delicatissimi equilibri tra i due Paesi. Malgrado gli sforzi diplomatici per stemperare la tensione scatenata dall’attacco a sorpresa del 23 novembre scorso, il regime di Pyongyang è tornato a farsi minaccioso.

Non solo: sul sito on-line ‘Uriminzokkiri’, organo ufficiale governativo nell’ultimo Stato comunista esistente, si sottolinea che in realtà un altro conflitto nella penisola asiatica è soltanto questione di tempo. “A causa della sconsiderata politica bellica dei sud-coreani, non si tratta di guerra o pace nella regione coreana, ma di quando scoppierà la guerra”, è l’avverttimento. “E se scoppierà”, si incalza, “condurrà al confronto nucleare, e non sarà circoscritta alla penisola coreana”.

Su uno dei quotidiani ufficiali di maggiore spicco a Pyongyang, ‘Rodong Sinmun’, l’area è descritta d’altronde come “il luogo più pericoloso del mondo”; e ciò “è interamente imputabile alla prosecuzione della politica americana di aggressione contro la Repubblica Democratica Popolare di Corea (denominazione ufficiale del Paese; ndr)”, accusa il giornale.

Nell’editoriale si torna a reclamare un formale trattato di pace con Washington e il ritiro dalla Corea del Sud dei 28.500 militari Usa attualmente di stanza. L’ennesima sortita minatoria del Nord è venuta malgrado l’attuale presenza a Pyongyang, in visita privata, del mediatore statunitense Bill Richardson, governatore democratico del New Mexico, in cerca di spiragli per una riapertura del dialogo. In giornata il negoziatore americano nei cosiddetti colloqui a sei sul programma nucleare nord-coreano, Sung Kim, incontrerà a Seul l’omologo sud-coreano Wi Sung-lac.