Dagli Usa nuove sanzioni alla Corea del Nord per l'omicidio del fratellastro di Kim Jong-un Dagli Usa nuove sanzioni alla Corea del Nord per l'omicidio del fratellastro di Kim Jong-un

Corea del Nord, dagli Usa nuove sanzioni per l’omicidio del fratellastro di Kim Jong-un

Dagli Usa nuove sanzioni alla Corea del Nord per l'omicidio del fratellastro di Kim Jong-un
Kim Jong-nam

PECHINO – Non è bastata la mano tesa di Kim Jong-un, che si è detto pronto alla denuclearizzazione della Corea del Nord in cambio di un dialogo stretto con gli Stati Uniti. Washington ha infatti comminato nuove sanzioni contro il regime asiatico.

La decisione è legata alla vicenda della la morte di Kim Jong-nam, fratellastro maggiore di Kim Jong-un, ucciso dal Nord con il nervino “Vx” il 13 febbraio 2017 all’aeroporto di Kuala Lumpur. “Gli Stati Uniti condannano con forza l’uso di armi chimiche in un omicidio”, in un caso che dimostra “la sconsiderata natura della Corea del Nord”, ha scritto la portavoce del Dipartimento di Stato, Heather Nauert.

Le sanzioni, in base alla nota, si aggiungono a quelle già in essere e sono una risposta agli elementi raccolti dall’intelligence americana sulla morte di Kim Jong-nam avvenuta a causa del gas nervino utilizzato.

“La pubblica esibizione di disprezzo per le norme mondiali contro l’uso di armi chimiche, dimostra ulteriormente la natura irresponsabile della Corea del Nord e sottolinea che noi non possiamo tollerare qualsiasi tipo di programma Wmd (armi di distruzioni di massa, ndr) da parte della Corea del Nord”, ha concluso Nauert.

LA CRITICA RUSSA – La scelta americana è stata stigmatizzata dalla Russia, che ha esortato Washington a non prendere alcuna iniziativa che possa ostacolare i passi avanti nella penisola coreana e ha definito le nuove sanzioni Usa “illegittime”.

“Riteniamo che le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in particolare per quanto riguarda la Corea del Nord, siano legittime”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, sottolineando che quelle imposte dagli Stati Uniti al di fuori del perimetro Onu “non lo sono”.

Gestione cookie