Crimea, Ucraina e Russia pronti alla guerra. Putin e Obama 90 minuti al telefono

Crimea, Ucraina e Russia pronti alla guerra. Putin e Obama 90 minuti al telefono
Crimea, Ucraina e Russia pronti alla guerra. Putin e Obama 90 minuti al telefono

ROMA – “Proteggeremo i nostri interessi” dice Putin, “Le forze armate russe tornino nelle basi. Gli Usa fuori dalle riunioni sul G8” risponde Obama. E Kiev intanto minaccia la guerra. E’ questo lo scenario il giorno dopo la richiesta da parte di Putin al Parlamento russo per l’intervento armato in Crimea.

ìIn una telefonata di 90 minuti il presidente russo Vladimir Putin ha detto al presidente Usa Barack Obama che “Mosca si riserva il diritto di proteggere i suoi interessi e gli interessi dei russi se ci fossero violenze in Crimea e nell’Ucraina dell’est”. Lo rivela una nota del Cremlino. La Casa Bianca ha reso noto invece che Obama ha detto a Putin che gli Stati Uniti «condannano l’intervento militare russo nel territorio ucraino»e invitano inoltre la Russia a far calare la tensione “ritirando le sue forze armate e facendole rientrare nelle basi in Crimea in modo da fermare ogni loro interferenza in qualsiasi altro luogo all’interno dell’Ucraina”.

Sabato sera il premier ucraino, Arseni Iatseniuk (in carica da soli due giorni) ha annunciato che se la Russia desse corso all’invio di truppe autorizzato dal parlamento di Mosca su richiesta del presidente Vladimir Putin sarebbe “la guerra”.

L’esercito russo ha iniziato l’assalto di un reparto della Marina militare ucraina a Sebastopoli

Lo scrive un deputato del partito Udar, Dmitri Bolotserkovets, citato dall’agenzia Unian e dal quotidiano Ukrainskaia Pravda, secondo cui un ufficiale ucraino inviato per trattare e’ stato fatto prigioniero. In un locale sarebbe scoppiato un incendio. I militari ucraini hanno bloccato un mezzo blindato russo e si preparano alla difesa, mentre lungo il perimetro della caserma sono disposti uomini armati di mitra.

La Francia auspica ”la sospensione dei preparativi del G8 di Sochi” a giugno e condanna ”l’escalation militare russa” in Crimea. Lo ha detto a Europe 1 il ministro degli esteri Laurent Fabius, chiedendo la sospensione ”fin quando i nostri partner russi non saranno tornati a principi conformi al G7 e al G8”.

L’Ucraina, ha detto il Papa, “sta vivendo una situazione delicata.Mentre auspico che tutte le componenti del Paese si adoperino per superare incomprensioni e costruire insieme il futuro della Nazione, rivolgo alla comunità internazionale un accorato appello: sostenga ogni iniziativa per dialogo e concordia”.

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