Crisi Usa: Cina chiede soluzione problemi debito

TOKYO, 06 AGO – Pechino, a poche ore dal taglio del rating deciso da S&P’s, condanna la ”miope” disputa politica avutasi negli Usa sul debito. ”La Cina, il piu’ grande creditore dell’unica superpotenza mondiale, ha tutto il diritto – si legge in un durissimo commento diffuso dall’agenzia Nuova Cina – di chiedere oggi agli Stati Uniti la soluzione dei problemi di debito strutturali e garantire la sicurezza degli asset cinesi denominati in dollari”.

I giorni in cui ‘lo Zio Sam’ poteva ”tranquillamente sperperare i prestiti illimitati concessi all’ estero” sembrano essere ”contati” dopo la perdita, per la prima volta, della ‘Tripla A’ decisa da Standard & Poor’s, che ha emesso un giudizio ‘AA+’, peraltro con un outlook negativo. Anche se il Tesoro americano ha contestato tempestivamente il downgrade senza precedenti, si legge ancora sulla Xinhua, ”in molti, fuori dagli Usa, ritengono il taglio come un obolo che l’America deve pagare per la crescita del proprio debito e le miopi dispute politico a Washington”. Dagong Global, l’agenzia di rating cinese, ”ha tagliato i bond del Tesoro Usa alla fine del 2010, ma la sua mossa e’ stata accolta poi con un senso di arroganza e cinismo da parte di alcuni commentatori occidentali”.

S&P’s, invece, ha dimostrato come la controparte cinese non abbia fatto altro che ”dire la verita’ agli investitori”. Per risolvere la propria propensione al debito, gli Stati Uniti ”devono ristabilire il principio di buon senso che si dovrebbe vivere nell’ambito dei propri mezzi”. L’agenzia internazionale ha indicato che un downgrade del credito potrebbe seguire ancora: quindi, in assenza di tagli sostanziali ”alla gigantesca spesa militare” e ai ”gonfi costi della previdenza sociale”, la bocciatura sarebbe solo un preludio a tagli di credito ”piu’ devastanti di rating”.

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