Crisi Usa: Congresso al lavoro anche il 4 luglio. Geithner via dopo accordo su debito

NEW YORK, 30 GIU – Il Senato cancella la pausa del 4 luglio e continua a lavorare a un accordo sul debito, dal quale dipende anche Timothy Geithner: secondo indiscrezioni il segretario al Tesoro lascera' dopo che un'intesa per risolvere il nodo del debito sara' raggiunta. L'addio di Geithner segnerebbe il completamento del turnover nella squadra economica di Barack Obama e l'uscita di scena di una delle figure chiave nella crisi.

''Geithner ha segnalato alla casa Bianca l'idea di lasciare dopo l'accordo – riporta l'agenzia Bloomberg – con il Congresso per l'aumento del tetto del debito. La decisione non e' finale e non lo sara' fino alla soluzione del nodo del debito''. Geithner, 49 anni, e' segretario al Tesoro dall'insediamento del presidente Barack Obama e prima era presidente della Fed di New York. Geithner ha messo in guardia sui rischi di un mancato aumento del tetto del debito entro il 2 agosto: se un'intesa non sara' raggiunta ci sara' un default. L'agenzia internazionale di rating Standard & Poor's ha minacciato un downgrade a D il 4 agosto se gli Stati Uniti non onoreranno i propri impegni.

Le trattative sono in impasse e Obama e' sceso in campo, assumendone le redini e senza usare – ha detto Obama – la strategia del terrore ma avvertendo che il default avra' delle conseguenze imprevedibili. L'impasse del Congresso e' sulle tasse, con i repubblicani che non vogliono aumentarle e i democratici che lo ritengono necessario. Obama si e' espresso per la fine degli sgravi per i piu' abbienti.

L'impasse, per l'ex presidente americano Bill Clinton, si puo' risolvere con ''un tagliod ella spesa e un aumento delle tasse dopo il miglioramento dell'economia''. Clinton teme che la ''convinzione ideologica'' dei repubblicani per non aumentare le tasse si traduca in quanto accaduto negli anni 1990 quando il governo e' stato costretto a ''chiudere'' per due volte.

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