Crisi Usa: Obama alla prese con il downgrade, popolarità a picco

NEW YORK – L'accordo sull'aumento del tetto del debito gli e' costato in termini di popolarita': dalla battaglia e' uscito piu' debole, con i democratici contro e con un'immagine offuscata. E ora il primo downgrade della storia americana deciso da Standard & Poor's. Il presidente Barack Obama, dopo un compleanno amaro, si trova davanti una nuova settimana difficile. Il downgrade arrivera' alla prova dei mercati e rischia di rallentare un 'economia gia' fragile. E disoccupazione alta ed economia sono i due temi su cui si gioca la campagna elettorale 2012 che appare in salita.

Repubblicani e democratici si scambiano accuse. ''E' la risposta alle alte spese di Washington. Rimaniamo in minoranza ma continueremo a premere sui democratici perche' si uniscano a noi per misure concrete per gestire il deficit e il debito'' afferma lo speaker della Camera, John Boehner. Il downgrade mostra la necessita' di trasparenza nelle negoziazioni della commissione creata con l'accordo sull'aumento del tetto del debito per determinare tagli per 1.500 miliardi di dollari, evidenzia il leader dei democratici alla Camera, Nancy Pelosi.

''Gli americani vogliono vedere se la commissione bipartisan mettera' a punto un piano per ridurre in modo responsabile il deficit e favorire la crescita economica e dell'occupazione. L'accettazione – aggiunge Pelosi – delle deliberazioni della commissione dipendera' dalla capacita' degli americani di vedere l'intero processo''.

Il taglio del rating ''sara' di aiuto alla commissione bipartisan, il cui lavoro e' ora ancora piu' importante e mostra come i componenti dovrebbero – afferma il leader dei democratici in Senato, Harry Reid – essere scelti per essere di vedute aperte e non fra quelli che hanno gia' scartato l'approccio bilanciato che le agenzie di rating chiedono''.

Gestione cookie