Iraq. Al Qaeda proibisce il Natale, niente decorazioni e messa di mezzanotte

Niente decorazioni, niente alberi di Natale, niente messa di mezzanotte. Perfino Babbo Natale non farà la sua apparizione dopo che i leader cristiani iracheni hanno ordinato l’annullamento di tutte le celebrazioni natalizie a causa delle minacce di Al Qaeda contro la piccola comunità cristiana, ancora terrorizzata dal sanguinoso assalto dei militanti islamici ad una chiesa cattolica di Bagdad, a quanto riferisce il New York Times.

I cristiani iracheni vivono nella paura da quando i militanti hanno attaccato la Chiesa della Salvezza della Nostra Signora mentre i fedeli stavano assistendo alla messa. Sessantotto persone sono rimaste uccise. Pochi giorni dopo gli insorti di Al Qaeda hanno attaccato a Bagdad con granate case e quarieri abitati da cristiani.

Martedi i militanti hanno minacciato altri attacchi contro i cristiani, molti dei quali hanno abbandonato le loro case dopo l’attacco alla chiesa. Una associazione che rappresenta tutte le confessioni cristiane in Iraq ha esortato i fedeli ad annullare qualsiasi tipo di celebrazione natalizia, sia per il timore di rappresaglie che in segno di lutto per le vittime degli islamici.

”Nessuno può ignorare le minacce di Al Qaeda contro i cristiani”, ha dichiarato l’arcivescovo caldeo Louis Sako a Kirkuk, ”Non troviamo nei nostri cuori neanche la più piccola gioia per celebrare. La situazione dei cristiani è tremenda”.

Le autorità della Chiesa a Bagdad ed anche nelle città settentrionali di Kirkuk e Mosul e nella città meridionale di Basra non faranno decorazioni natalizie, nè celebreranno la messa di mezzanotte. Hanno anche esortato i fedeli a non decorare le loro case. Una comparsa di Babbo Natale precedentemente programmata a Bagdad è stata annullata.

Dall’attacco alla chiesa, circa mille famiglie si sono rifugiate a nord nel più sicuro territorio governato dai Kurdi, secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, che sono preoccupate per un eventuale esodo.

Non esistono statistiche molto attendibili sul numero dei cristiani che rimangono in Iraq, con una popolazione di 29 milioni. Secondo un rapporto del Dipartimento di Stato americano, ne sarebbero rimasti tra 400 e 600 mila. Prima della guerra erano un milione e 400 mila.

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