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Cuba, Fidel Castro: “Il modello economico non è più adatto al Paese”

di luiss_smorgana |9 Settembre 2010 2:25

Fidel Castro

Dopo due mesi dalla sua ricomparsa in pubblico, Fidel Castro ammette che i tempi per Cuba sono cambiati: ”Il modello economico cubano non è più adatto a noi”, dice parlando del modello socialista introdotto da lui nel 1959: E’ stata questa l’unica frase pronunciata dal ‘Lider Maximo’ su Cuba, da anni con gravi problemi economici, in un’intervista al mensile statunitense ‘The Atlantic’.

Quando il giornalista Jeffrey Goldberg gli ha chiesto se il modello economico di Cuba, l’unico paese comunista dell’America Latina, si potesse ancora esportare in altri paesi, ha dato solo questa secca risposta. Goldberg ha intervistato Fidel la settimana scorsa all’Avana.

Questo è il primo riferimento che fa l’ex presidente, 84 anni, alla situazione del Paese da quando è ricomparso in pubblico lo scorso 7 luglio, dopo quattro anni di assenza per malattia. Nelle sue apparizioni pubbliche Fidel ha parlato sul rischio che esiste, secondo lui, di una guerra nucleare tra gli Stati Uniti e l’Iran.

Un anno dopo essere arrivato alla presidenza, Raul Castro, 79 anni, ha promesso nel 2007 ”cambi strutturali”, ammettendo che lo stipendio medio, di circa 20 dollari mensili, non è più sufficiente, e l’opposizione ha chiesto da allora l’attuazione di questi cambiamenti. Nella prima sessione parlamentare di quest’anno, tenutasi ad agosto, Raul ha annunciato che il governo continuerà ad affidare in gestione piccoli negozi ai loro dipendenti, andando dunque oltre le botteghe di barbiere, ma senza puntare ad una vera economia di mercato.

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