L’AVANA – Cuba-Usa embargo addio: viaggi liberi per persone e soldi e scambio di agenti. La svolta storica è stata annunciata dal presidente americano Barack Obama alle 18 italiane, cinquant’anni dopo l’embargo, “el bloqueo”, nei confronti dell’isola caraibica e la rottura delle relazioni diplomatiche. “Todos somos americanos. Porremo fine a questo approccio oramai vecchio”, ha detto Obama in diretta tv. “Cominceremo a normalizzare le nostre relazioni con Cuba”. E ancora. “C’è una storia complicata dei rapporti fra Stati Uniti e Cuba” ma adesso inizia “un nuovo capitolo”.
Obama intende porre fine all’embargo entro il 2016 fa sapere, e non è esclusa già dai prossimi giorni una sua visita a Cuba.
Subito i segnali di un contatto positivo e atteso da lungo tempo tra Stati Uniti e Cuba. Scambio di agenti e presto viaggi liberi e circolazione libera di denaro.
La prima notizia è quella del rilascio del contractor americano Alan Gross, arrestato cinque anni fa mentre distribuiva materiale elettronico alla comunità ebrea all’Avana e condannato a 15 anni di prigione per spionaggio.
Contemporaneamente al rilascio di Gross sono stati liberati tre agenti dei servizi segreti americani detenuti a Cuba e tre detenuti negli Stati Uniti. L’Avana ha anche fatto sapere che amplierà l’accesso a internet per i propri cittadini. Segnali di contatto e di distensione, dopo anni di gelo ed embargo. Gli Stati Uniti potrebbero anche aprire l’ambasciata a L’Avana già nei prossimi mesi.
L’accordo per il rilascio di Gross è stato raggiunto dopo oltre un anno di trattative segrete ai massimi livelli tra i due governi e rappresenta un primo passo verso la normalizzazione dei rapporti con l’Avana. Gross, 65 anni, soffre di diabete e le sue condizioni di salute sono peggiorate anche dopo uno sciopero della fame per il quale ha perso 45 chili: è cieco da un occhio, cammina con difficoltà a causa dell’artrite e ha perso quasi tutti i denti.
A giocare un ruolo decisivo è stato anche il Vaticano, che ha fatto da garante nelle trattative fra Stati Uniti e Cuba. “Voglio ringraziare papa Francesco” per il ruolo svolto nel riavvicinamento tra Usa e Cuba, ha detto il presidente americano, Barack Obama. Il presidente cubano, Raul Castro, anche ha ringraziato il Vaticano “e in particolare Papa Francesco” per la sua mediazione nel dialogo con gli Stati Uniti, così come “al governo del Canada, per il modo in cui ha facilitato il dialogo ad alto livello” fra i due paesi.
Obama inizia il suo discorso dicendo: “Todos somos americanos”
Mentre Barack Obama annunciava dalla Casa Bianca la storica ripresa delle relazioni diplomatiche fra Stati Uniti e Cuba, lo stesso faceva il presidente cubano Raul Castro parlando alla nazione in diretta tv. Durante l’intervento le strade dell’Avana erano calme e la gente si è radunata intorno alle tv per ascoltare le parole di Castro. Anche gli insegnanti hanno interrotto le lezioni per ascoltare l’annuncio della svolta epocale.
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