David Johnson: l’inarrestabile ascesa dell’aiutante del governatore di New York

Il governatore di New York David Paterson insieme al suo collaboratore David Johnson

David W. Johnson ha lavorato per il governatore di New York David A. Paterson per gran parte della sua vita. Ha iniziato come un giovane ambizioso stagista da Harlem. Il factotum di Paterson è una sorta di guida, essendo per il governatore di New York un protettore e un organizzatore. Negli ultimi mesi, tuttavia, l’ascesa del signor Johnson è stata sorprendente: ora è una delle persone più influenti nell’amministrazione del governatore, pagato 132mila dollari. È descritto come il confidente più vicino di Paterson, un uomo con un ruolo strategico nella campagna elettorale, nelle iniziative del governo e nella gestione del personale del governatore.

Osservando la crescita e la storia di Johnson, emerge che l’uomo più vicino al governatore è stato arrestato due volte per storie di droga, compresa la volta in cui è stato accusato di aver venduto cocaina a un agente sotto copertura ad Harlem. L’esame del suo background, basato su interviste e documenti, evidenzia almeno un altro arresto, nel 1990, anche se c’è ben poco a disposizione del pubblico su questo caso. In una dichiarazione, il signor Paterson ha notato che gli arresti per droga siano ormai acqua passata. «David Johnson ha dimostrato, nel corso della sua vita, che le persone possano cambiare la loro situazione personale e raggiungere il successo, quando viene data una seconda possibilità», ha detto. «Non si deve voltare le spalle a qualcuno per gli errori commessi, come un adolescente».

Johnson, 37 anni, è stato anche coinvolto in tre occasioni in problemi con l’altro sesso. Due donne hanno chiesto soccorso alla polizia dopo una lite. In più, lo scorso ottobre, la polizia ha risposto a una denuncia di molestie a un indirizzo Bronx di una donna coinvolta in una relazione con lui. Non è chiaro se il diverbio fosse verbale o fisico, o entrambi, ma il caso è stato chiuso. Nel 2001, quando Paterson era senatore, Johnson, secondo la testimonianza di una persona presente, prese a pugni una ragazza fuori dall’ufficio del senatore ad Harlem. Non c’è stato arresto e il signor Johnson, attraverso un portavoce del governatore, ha detto che non ha mai toccato la donna, che si era presentata in ufficio in modo inadeguato e che le era stato chiesto da altri di andare via.

La donna in questione, che ha insistito per l’anonimato, ha detto in una recente intervista che Johnson era stato violento con lei durante quell’episodio. Ha detto di aver presentato una prima denuncia per violenza domestica alla polizia. Il portavoce di Paterson, Peter E. Kauffmann, ha detto: «Il governatore ha esaminato la questione e la denuncia è stata ritirata». Il governatore ha assicurato che non è prevista alcuna ulteriore indagine sulla storia del signor Johnson. Eppure Paterson ha fatto del problema della violenza domestica un elemento chiave della sua carriera politica, quando era vice governatore. Nel 2008, pochi mesi dopo aver assunto la carica di governatore di New York, ha firmato un importante ampliamento del diritto dei giudici di New York di emettere ordinanze d’urgenza per favorire le persone vittime di violenza a uscire dalle relazioni in cui erano coinvolte, non solo quelle suggellate da matrimoni.

Lo scorso ottobre, due settimane prima dell’episodio di Johnson al Bronx, Paterson ha aperto una campagna di sensibilizzazione sulla violenza domestica, alla ricerca di sostenitori in vista di una cerimonia all’Empire State Building. È anche diventato sempre più critico nei confronti dell’ex senatore Hiram Monserrate, che è stato condannato per aggressione lo scorso autunno per aver trascinato la sua compagna lungo il corridoio del suo appartamento.

Venerdì scorso, il governatore ha lodatola decisione del Senato di espellere il signor Monserrate. «Sembrava un classico caso di donna intimidita, che non ha ben capito ciò che la sua indipendenza può valere, ed è stata una vittima», ha detto del caso di Monserrate, aggiungendo: «La realtà è che questo è solo un preludio ad altri attacchi»

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