Donald Trump “disattento con Italia”. Nyt ci avvisa: “Russia vi corteggia”

Donald Trump "disattento con Italia". Nyt ci avvisa: "Russia vi corteggia"
Donald Trump “disattento con Italia”. Nyt ci avvisa: “Russia vi corteggia”

NEW YORK – Dopo la visita blindatissima a Roma e il G7 di Taormina, Donald Trump potrà “tornale alla nuova, normale disattenzione” per l’Italia. Lo scrive il New York Times lasciando intendere che il vuoto lasciato nel Belpaese dagli Usa, potrebbe poi essere colmato dalla Russia. L’autorevole quotidiano d’oltreoceano cita fior fior di funzionari europei ed americani, tutti concordi e preoccupati. Secondo gli osservatori, Mosca starebbe “assiduamente corteggiando l’Italia, Paese che una volta aveva il più forte Partito comunista fuori dal blocco sovietico e che molti analisti considerano il ventre molle dell’Unione Europea”.

Tra gli indizi citati a favore di tale teoria c’è il fatto che Trump non ha ancora nominato un ambasciatore a Roma, “rinunciando ad un campo di gioco geopolitico che sta sfruttando”, nel frattempo, l’omologo russo, Sergei Razov. Secondo il New York Times Razov avrebbe già messo in campo una “energica diplomazia” davanti e dietro le quinte.

Secondo l’ambasciatrice dell’Estonia a Roma, Celia Kuningas-Saagpakk, citata dal Nyt, la Russia “ha investito molto per influenzare l’opinione pubblica in questo Paese”. E i risultati si vedono già: diversi politici italiani, afferenti all’intero arco costituzionale, “stanno tentennando più che mai di fronte alla linea dura dell’Ue sulle sanzioni alla Russia”, perché preoccupati per i rapporti energetici e imprenditoriali con Madre Russia.

Il Nyt cita poi una carrellata di visite istituzionali: Paolo Gentiloni a Sochi, Matteo Renzi a San Pietroburgo, per non parlare poi dei rapporti stretti di Putin e Berlusconi. E pure il Movimento 5 Stelle non è immune dal fascino di Mosca. Anzi, secondo il quotidiano Usa, è il partito che mostra una maggiore apertura nei confronti della Russia. Fatto che è direttamente proporzionale alla crescente delusione dei grillini nei confronti di Trump, inizialmente salutato come il presidente anti-establishment.

 

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