“Soddisfatti” dell’embargo al petrolio russo (via mare) deciso dai 27 dell’Ue, “Italia accontentata sul tetto al prezzo del gas” e le sanzioni a Mosca che “dureranno a lungo” e avranno il massimo impatto “a partire dall’estate”: sono questi i punti più importanti della conferenza stampa del premier italiano Mario Draghi a Bruxelles, dove i leader dei paesi membri di sono riuniti in un Consiglio europeo straordinario sulla guerra in Ucraina e le implicazioni di questa sull’Ue e il mondo intero.
Draghi ha spiegato che “il momento massimo di impatto” delle sanzioni adottate dall’Ue contro la Russia “sarà quest’estate, nel senso che avranno il loro impatto massimo da quest’estate in poi” ed ha precisato che le sanzioni su Mosca “dureranno molto molto a lungo”.
Draghi: “Italia non esce penalizzata da intesa su sanzioni”
“L’Italia – ha chiarito – non è penalizzata dall’embargo sul petrolio russo, per noi l’embargo è dalla fine dell’anno e siamo più o meno come gli altri“. “Germania e Polonia si sono impegnate entro fine anno a non importare gas russo e il cancelliere tedesco Scholz ha spiegato con grande sincerità le difficoltà a interrompere il gas russo ed è stato compreso da tutti gli altri leader” ha proseguito il presidente del Consiglio. Inoltre “si è tenuto conto della situazione specifica dell’Ungheria e della Repubblica Ceca che non hanno accesso sul mare. Quindi se si interrompe il flusso di petrolio russo occorre essere sicuri che possano avere un’offerta petrolio da altri fronti. E’ stata trovata una soluzione attraverso la Croazia: loro avranno esenzione” dall’embargo “per un certo periodo di tempo, in modo che si attrezzino per avere il petrolio dalla Croazia, dal Mare Adriatico e la questione è stata risolta”.
“Sul price cap Italia è stata accontentata”
Pagando il gas russo l’Ue finanzia la guerra e nell’Unione “questa consapevolezza c’è – ha poi evidenziato – sono 95 giorni che è iniziata la guerra, ma soprattutto in alcuni Paesi c’è la consapevolezza di non poter fare altrimenti. E’ una situazione frustrante, che mette in grave imbarazzo”. Quanto al cosiddetto price cap “noi siamo stati accontentati, nelle conclusioni c’è un riferimento esplicito al tetto e ora la Commissione ha ricevuto il mandato per studiare la fattibilità del tetto e anche altre questioni” ha affermato Draghi.