Haiti. ”Baby Doc” accusato formalmente dalle autorità per i crimini commessi dal 1971 al 1986

''Baby Doc'' ritratto nella sua stanza di albergo a Port-Aux-Prince

Le autorità di Haiti hanno brevemente detenuto mercoledi l’ex-dittatore Jean-Claude ”Baby Doc” Duvalier, rientrato nell’isola caraibica inaspettamente domenica 16, il tempo necessario per accusarlo di corruzione, furto e abusi di potere commessi durante la sua presidenza durata 15 anni, a quanto informa la Reuters.

Mentre una folla rumorosa protestava davanti agli uffici del procuratore capo a Port-Aux-Prince, capitale dell’isola, Duvaler, 59 anni, è  stato interrogato riguardo alle accuse di aver rubato fondi pubblici e di aver commesso violazioni dei diritti umani dopo essere diventato presidente nel 1971.

Il procuratore, Aristidas Auguste, ha dichiarato che il suo ufficio ha formalmente accusato Duvalier di corruzione, furto, appropriazione indebita di denaro statale e di altri crimini durante la sa permanenza al potere dal 1971 al 1986, quando fu cacciato da Haiti a furor di popolo.

”Il suo destino è ora nelle mani del giudice investigativo, che vaglierà le accuse rivoltegli”, ha detto Auguste. Compito del giudice è valutare se Duvalier sarà sottoposto ad un processo penale.

Dopo alcune ore di interrogatori, ”Baby Doc” ha lasciato gli uffici del procuratore, ma gli è stato ordinato di non lasciare il Paese e di essere sempre a disposizione delle autorità giudiziarie, ha dichiarato il giudice investigativo Carves Jean.

Duvalier è stato portato da una scorta di polizia armata negli uffici del procuratore dal lussuoso hotel dove risiede da quando è tormato in patria in aereo proveniente dalla Francia, dove è rimasto rifugiato per 25 anni.

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