Egitto, torna la Sharia: vincono i Fratelli musulmani. Morsi in testa su Shafiq

(LaPresse)

IL CAIRO, 18 GIU – Mohammed Morsi ha vinto e l’Egitto si prepara alla Sharia. Lo spoglio delle schede delle presidenziali egiziane è terminato e dà il candidato dei Fratelli musulmani in testa.

E’ stato presentato come La ‘ruota di scorta’ del partito dei Fratelli Musulmani, Giustizia e Liberta’ (Fjp), scelto per la corsa alla presidenza egiziana dopo che il primo candidato, Khairat El Shater, ne era stato escluso. Ma l’ingegnere Morsi, 61 anni, con master e insegnamenti universitari di ingegneria negli Stati Uniti e nel suo paese, ha scalzato l’ex generale ed ex premier Ahmed Shafiq.

Suo obiettivo programmatico è quello di ricostruire l’Egitto e ridare dignità agli egiziani in uno stato ‘non teocratico’, ma che faccia riferimento diretto alla Sharia, la legge coranica. Nato nel 1951 a Sharqiya, nel Delta del Nilo, non lontano dal governatorato di Menufiya, che ha dato i natali all’ex rais Hosni Mubarak, Morsi ha partecipato ad una competizione che non lo vedeva, almeno nei pronostici, in pole position. Era – come scrivevano in articoli satirici alcuni giornali – la seconda scelta del suo partito perche’ dotato di minore fascino del primo candidato, l’uomo d’affari Shater, Viceguida Suprema della Fratellanza Musulmana, che aveva sostenuto la nomina di Morsi a presidente del partito Fjp appena costituito, nell’aprile 2011, per la sua disponibilita’ all’obbedienza di partito ed il suo rigore morale. ‘

‘Dio ha destinato Morsi ad essere candidato dei Fratelli Musulmani in questo periodo – ha dichiarato una sua sostenitrice, Manal Abul Hassan, in una recente riunione – ne’ giornali ne’ politici possono trovare un neo nella sua storia. E’ un uomo pulito che non ha azioni politiche o finanziarie sbagliate. Dio lo ha protetto perche’ porti avanti la sua missione”.

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