Egitto, lunedi elezioni. Si temono proteste e scontri con la polizia

Dimostranti a piazza Tahrir

IL CAIRO, EGITTO – L’uccisione sabato nella piazza Tahrir del Cairo di un giovane dimostrante disarmato da parte della polizia egiziana minaccia di suscitare nuove manifestazioni e proteste mentre il regime militare e i partiti politici si preparano al caos che potrebbe esplodere durante le elezioni parlamentari previste lunedi, le prime da quando la rivolta popolare ha destituito l’ex-presidente Hosni Mubarak lo scorso febbraio.

L’esplosione di rabbia per la morte di Ahmed Sayed El Soroor, 19 anni, che è stato travolto da un camion della polizia, aumenta il timore che nuovi disordini e scontri tra dimostranti e forze di sicurezza possano mettere a repentaglio l’integrità del voto. L’uccisione del giovane è avvenuta al termine di una settimana di proteste sempre più frequenti in tutto il Paese contro il regime militare, accusato di vanificare la rivoluzione che ha rovesciato Mubarak mantenendo il potere e rifiutando di cederlo ad un governo civile.

La morte del giovane riporta all’avvenimento che ha scatenato l’attuale rivolta, quando il brutale sfratto di un piccolo accampamento di protestatari a piazza Tahrir ha incendiato la rabbia popolare contro la permanenza al potere dei generali. Lo sfratto ha dato luogo a cinque giorni di scontri con le forze di sicurezza con un bilancio di 40 morti e duemila feriti che ha fatto riversare centinaia di migliaia di persone nella piazza, come accaduto in occasione del sit-in di due settimane che a febbraio ha provocato la caduta di Mubarak.

Nel tentativo di riportare la calma nelle strade, sabato i generali hanno incontrato due preminenti leader civili, Mohammed  ElBaradei, premio Nobel pr la Pace, e Amr Moussa, ex-ministro degli esteri, segretario generale della Lega Araba e molto stimato dagli egiziani. Non è dato di sapere quale risultato hanno avuto i colloqui, ma è noto che i dimostanti a piazza Tahrir vorrebbero ElBaradei a capo di un governo civile ad interim.

Frattanto la Fratellanza Musulmana, l’organizzazione islamica che secondo i pronostici dovrebbe avere un ruolo importante nel nuovo parlamento, ha accelerato i preparativi per far fronte alla possibilità che con le elezioni di lunedi si scateni il caos. Il suo nuovo partito, Libertà e Giustizia, ha fatto sapere in un comunicato che formerà ”comitati volontari di protezione” per garantire la sicurezza dei seggi elettorali. 

 

 

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