Egitto: per guadagnare consensi tra gli attivisti, la giunta militare sbarca su Facebook

Pubblicato il 18 Febbraio 2011 - 20:11 OLTRE 6 MESI FA

BEIRUT – Dai ”comunicati” numerati in stile sovietico ai messaggi su Facebook: con un profilo aperto sul nuovo sito di socializzazione, la giunta militare ”temporaneamente” alla guida dell’Egitto post-Mubarak tenta di guadagnare consensi presso i ”cyber-attivisti” di piazza Tahrir, gli stessi che avevano lanciato su Internet i primi appelli a ”far cadere il regime”.

Proprio ”ai giovani egiziani che hanno innescato al rivoluzione del 25 gennaio e ai devoti martiri della rivoluzione”, i generali del Cairo hanno dedicato il profilo su Facebook aperto nelle ultime 24 ore. ”Questa pagina – si legge sul sito che conta già più di mille ‘amici’ – è stata attivata su decisione del capo del Supremo consiglio delle forze armate (il ministro della difesa Muhammad Hussein Tantawi), con la convinzione che una proficua collaborazione con gli egiziani porterà stabilità e sicurezza al nostro amato Egitto”.

Si tratta di un linguaggio ma sopratutto di un mezzo di comunicazione davvero inediti per dei generali ultrasessantenni, la maggior parte dei quali formatisi nell’Unione Sovietica di fine anni ’60, prima che Anwar Sadat cacciasse i consiglieri militari di Mosca per ospitare quelli di Washington.

”Finalmente!”, scrive entusiasta Manal, una giovane blogger del Cairo che commenta il profilo dei militari. ”Hanno capito che non potevano continuare a parlarci come parlavano ai nostri nonni”, afferma riferendosi ai ”comunicati” numerati con cui il Supremo consiglio si è rivolto ai manifestanti piazza Tahrir nei giorni precedenti e in quelli immediatamente successivi alla caduta di Mubarak.

”E’ solo una nuova maschera per nascondere il loro vero potere”, afferma invece Salem, studente di Mansura che commenta la notizia sul suo bacheca elettronica di Facebook. ”Tutti sanno che i militari controllano più della metà dell’economia egiziana e non sarà certo facile per noi sbarazzarsi di loro”.

Nel comunicato di apertura del profilo delle forze armate egiziane si assicura però che esse ”non hanno aspirazioni politiche” ma che ”si adoperano per una transizione sicura del potere e un passaggio democratico, avviato grazie alla rivoluzione dei giovani”. La stessa rivoluzione che il trentenne Wael Ghonim, responsabile del marketing per Google Egitto, aveva innescato con i suoi post da un profilo Facebook creato con uno pseudonimo.

[gmap]