Egitto, le navi da guerra iraniane passeranno il canale di Suez: è la prima volta dal 1979

IL CAIRO – Fra tre giorni due navi da guerra iraniane saranno nel Mediterraneo, in rotta verso la costa siriana. E’ la prima volta che due unità militari di quel paese chiedono e ottengono di attraversare il Canale di Suez, dal 1979, anno della rivoluzione iraniana, e il ministro degli esteri di Israele, il ‘falco’ Avigdor Lieberman, ha definito la mossa iraniana ”una provocazione”, allertando l’interesse di tutti gli alleati occidentali sull’episodio.

L’annuncio della missione delle due navi iraniane era arrivato ieri, mentre navigavano placidamente nel mar Rosso, al largo della costa saudita. Naturalmente la loro presenza era già nota e monitorata dalla quinta flotta degli Stati Uniti, che controlla i movimenti nel Golfo, e poi è stata notata da Israele, quando i suoi radar hanno intercettato le due unità. Per la precisione si tratta della fregata Alvand, fabbricata nel 1968 da cantieri inglesi e che fa parte della classe omonima, alla quale appartengono altre due unità uguali, la Alborz, del 1969 e la Sabalan del 1968. I loro nomi appartengono a montagne dell’Iran ed in particolare Alvand è una montagna sacra alta 3.570 metri, nella parte occidentale del paese.

Alla stessa classe apparteneva una quarta fregata, la Sahand, affondata il 18 aprile 1988 dalle forze navali Usa nella più recente delle battaglie navali combattutesi nella zona del Golfo e provocata da una rappresaglia decisa dagli Stati Uniti (Operazione Mantide Religiosa).

Quattro giorni prima, il 14 aprile, l’incrociatore Samuel B. Roberts era stato sul punto di affondare per aver urtato una mina iraniana posata nel Golfo, mentre era in corso l’Operazione Earnest Will, per la protezione da parte di unità Usa di petroliere del Kuwait in navigazione nell’area. I marinai dell’incrociatore riuscirono a riportare la loro unità in porto e a farla riparare. Ma i vertici militari americani decisero che l’episodio andava vendicato e organizzarono nei giorni successivi un attacco aereo e navale che portò all’affondamento della Sahand in pochi minuti.

La Alvand, che secondo fonti militari è munita di missili cinesi antinave, è accompagnata dalla nave appoggio Kharg, 33.000 tonnellate di stazza e 250 uomini di equipaggio. Le due unità, scrive oggi l’agenzia di stampa egiziana Mena dando notizia dell’autorizzazione rilasciata dal ministero della difesa e dal ministero degli esteri egiziani all’attraversamento del Canale di Suez, non imbarcano armi, né sostanze chimiche né nucleari.

E’ quasi ovvia l’osservazione che non è logico pensare che due navi da guerra siano prive di sistemi d’arma. L’auspicio è soltanto che non li utilizzino, ne’ che la loro presenza, per quanto considerata provocatoria, spinga ad azioni militari il governo di Tel Aviv, preoccupato della crescente influenza iraniana in Medio Oriente, testimoniata dagli stretti contatti esistenti tra Teheran e Damasco oltre che dalla ‘vivace’ presenza del partito filoiraniano Hezbollah, in Libano, dove aspira ad entrare nuovamente nel governo.

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