TIRASPOL (MOLDOVA) – Il candidato appoggiato dalla Russia, Anatoli Kaminsky, e' stato sonoramente battuto nelle elezioni presidenziali tenute ieri nella regione secessionista filorussa del Transdniestr, in Moldova, da un oppositore, l'ex speaker del parlamento regionale Ievgheni Shevchuk, che, secondo i primi risultati, avrebbe vinto con un plebiscitario 73,88%.
E' quanto scrivono le agenzie russe Interfax e Ria Novosti, citando la commissione elettorale. Il confronto a due fra Shevchuk e Kaminsky e' stato possibile dopo l'eliminazione al primo turno, l'11 dicembre scorso, del presidente uscente, l'ex uomo forte beniamino del Cremlino e separatista inflessibile Igor Smirnov.
Smirnov, 70 anni, dal 1990 ha controllato per quattro mandati con il pugno di ferro la regione separatista a maggioranza russa, la cui indipendenza dalla repubblica ex sovietica di Moldova, dichiarata nel 1992 e seguita da una breve guerra, non e' riconosciuta da altri che da Mosca, che la finanza e la sostiene politicamente e militarmente, con 1.500 soldati.
Regione di 550.000 anime stretta fra il l'Ucraina e il fiume Dniestr, il Transdniestr (o Transnistria) stata annessa alla repubblica sovietica di Moldova da Stalin alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Smirnov era caduto in disgrazia presso Mosca per la sua intransigenza nei confronti di Chisinau, e la Russia in campagna elettorale ha deciso di sostenere Kaminsky.
Nei negoziati per comporre il conflitto Smirnov ha di recente insistito sull'indipendenza mentre la Russia si e' pronunciata in modo piu' conciliante perche' la regione resti parte della Moldova con uno statuto di autonomia. Un diplomatico russo ha dichiarato al quotidiano Kommersant che Mosca puo' dirsi ugualmente soddisfatta: ''Il nostro obiettivo principale e' stato raggiunto: Smirnov non e' stato eletto presidente''.
Ma per Mosca la sconfitta del suo candidato in Transdniestr segue il rovescio gia' subito il mese scorso nella regione saparatista georgiana dell'Ossezia del Sud. Ex poliziotto, entrato in politica nel 2000, Shevchuk, 43 anni, ha sempre sostenuto l'importanza di mantenere i legami con la Russia.
Le elezioni si sono tenute poche settimane dopo l'avvio di negoziati, i primi dal 2006, fra Transdniestr e Moldova nell' ambito del gruppo "5+2" (Moldova, Transdniestr, Russia, Ucraina e Osce con Ue e Usa come osservatori).