Erdogan, Charles Michel sulla sedia negata a von der Leyen: “Non ci dormo più la notte”

Caso Erdogan, Charles Michel parla della sedia negata a Ursula von der Leyen: “Mi spiace molto per l’accaduto. Ho già espresso il mio rincrescimento alla signora von der Leyen e a tutte le donne. Vi assicuro che da allora non dormo bene la notte e che nella mia testa ho riavvolto il film dell’episodio decine di volte. Assumo la mia parte di responsabilità”.

Charles Michel si giustifica sulla sedia di Erdogan negata a von der Leyen

Con queste parole, affidate ad una intervista pubblicata tra gli altri dal Sole 24 Ore, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha provato a giustificare il proprio comportamento ad Ankara, quando lui e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si sono accomodati sue due poltrone con alle spalle le bandiere ufficiali di Unione Europea e Turchia, mentre la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è stata costretta, seppur titubante ed evidentemente sorpresa, a sedersi su un divano lì di fianco.

“Purtroppo – aggiunge Michel – la vicenda ha contribuito ad occultare la sostanza dell’incontro con il presidente Erdogan e in questo frangente la capacità dell’Unione di mostrare unità”.

L’atteggiamento paternalista e l’incidente politico

Sul fatto che non si sia seduto accanto a von der Leyen o non le abbia lasciato il posto sulla poltrona, Michel replica che “ho avuto qualche secondo per decidere l’atteggiamento da avere. Sul momento, la mia impressione è stata che una eventuale reazione avrebbe messo in dubbio il lungo lavoro diplomatico che aveva preparato la nostra visita – osserva – Inoltre, non volevo avere nei confronti della signora von der Leyen alcun atteggiamento paternalista. Detto ciò, rispetto le opinioni contrarie e capisco le critiche che mi sono state rivolte”.

Sul rischio di scatenare un incidente politico e non solo protocollare, Michel osserva che “nei mesi scorsi le tensioni nel Mediterraneo ci avevano realmente preoccupato. Temevamo di essere vicini a un incidente grave. L’obiettivo della visita è stato di riaprire un dialogo positivo con la Turchia. Spero che a un certo punto torneremo alla sostanza dell’incontro: lo Stato di diritto, la modernizzazione dell’unione doganale, la cooperazione economica, la stabilità regionale”.  

 

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