Etopia, Addis Abeba: l’albergo del Negus torna al nipote di Hailé Selassié
La famiglia del ‘Negus’, Hailé Selassié, l’ultimo imperatore di Etiopia, spodestato prima dalle armate italiane nel 1936 (pochi nostalgici ormai ricordano le note di “Faccetta nera”) e poi dal dittatore rosso Mengistu nek 1974, dopo avere regnato sull’arco di 44 anni, si è ripresa un gioiello di famiglia, l’elegante Wabi Shebelle Hotel di Addis Abeba, albergo particolarmente amato dal fondatore e proprietario, lo stesso Hailé Selassié anche perché, si mormora, lì intratteneva le sue amanti.
Selassié morì nel 1975 (e con lui il regno d’Etiopia) in circostanze misteriose, anche se ad Addis Abeba e senza bisogno di Wikileaks, tutti sapevano da subito che a farlo ci aveva pensato il dittatore Mengistu, defintito il ‘Terrore Rosso’, che portò il regime a confiscare buona parte dei beni privati, tra cui l’albergo.
Ma si sa che i tempi cambiano, i dittatori muoiono e a volte anche le ideologie.
Arrivano i nuovi oligarchi e con loro scatta matematicamente l’ondata di privatizzazione. Un’occasione, pensò nel 2008 il nipote di Selassié, Bedemariam Mekonnen, da non farsi scappare. E così fu che rientrò in possesso del Wabi Shebelle.
Peccato che non avesse i soldi per rendere effettivo il diritto alla proprietà e la gestione rimase nelle mani dello Stato fino a oggi quando, grazie a un mutuo da un milione di euro della Dashen Bank, il nipote di Selassié è riuscito a rientrare in possesso della struttura.con 180 dipendenti, 108 stanze e una suite da mille e una notte.