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Etopia, Addis Abeba: l’albergo del Negus torna al nipote di Hailé Selassié

di Marco Benedetto |29 Dicembre 2010 14:47

Hailé Selassié, in età avanzata, accarezza un leone: da pari a pari

La famiglia del ‘Negus’, Hailé Selassié,  l’ultimo imperatore di Etiopia, spodestato prima dalle armate italiane nel 1936 (pochi nostalgici ormai ricordano le note di “Faccetta nera”) e poi dal dittatore rosso Mengistu nek 1974, dopo avere regnato sull’arco di 44 anni, si è ripresa un gioiello di famiglia, l’elegante Wabi Shebelle Hotel di Addis Abeba, albergo particolarmente amato dal fondatore e proprietario, lo stesso Hailé Selassié anche perché, si mormora, lì intratteneva le sue amanti.

Selassié morì nel 1975  (e con lui il regno d’Etiopia) in circostanze misteriose, anche se ad Addis Abeba e senza bisogno di Wikileaks, tutti sapevano da subito che a farlo ci aveva pensato il dittatore Mengistu, defintito il ‘Terrore Rosso’, che portò il regime a confiscare buona parte dei beni privati, tra cui l’albergo.

Ma si sa che i tempi cambiano, i dittatori muoiono e a volte anche le ideologie.

Arrivano i nuovi oligarchi e con loro scatta matematicamente l’ondata di privatizzazione. Un’occasione, pensò nel 2008 il nipote di Selassié, Bedemariam Mekonnen, da non farsi scappare. E così fu che rientrò in possesso del Wabi Shebelle.

Peccato che non avesse i soldi per rendere effettivo il diritto alla proprietà e la gestione rimase nelle mani dello Stato fino a oggi quando, grazie a un mutuo da un milione di euro della Dashen Bank, il nipote di Selassié è riuscito a rientrare in possesso della struttura.con 180 dipendenti, 108 stanze e una suite da mille e una notte.

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